Il metodo di Leopardi. Varianti e stile nella formazione delle «Canzoni»
Qual è stato il laboratorio letterario e linguistico del primo libro di poesie di Leopardi, le Canzoni del 1834? Quali i suoi modelli? Questo studio ricostruisce per la prima volta il metodo di lavoro che ha portato Leopardi, attraverso innumerevoli letture - in particolar modo quelle dedicate al Cinquecento -, rivoluzionarie riflessioni sull'estetica e l'arte, e infaticabili rifacimenti, a scrivere una nuova lingua della poesia, in uno stile "vago" e "pellegrino". Intrecciando filologia e analisi linguistica, attraverso l'esame minuzioso delle varianti dei manoscritti delle Canzoni e delle Annotazioni e dei modelli letterari e culturali con cui Leopardi volta a volta si confronta - da Foscolo a Monti, passando da Caro e Montesquieu Paola Italia racconta l'affascinante storia del libro delle Canzoni e l'evoluzione delle sue varie "forme", di correzione in correzione, di variante invariante, seguendo, come Leopardi scrive a Giordani nell'agosto del i823, "quella sudatissima e minutissima perfezione nello scrivere alla quale io soleva riguardare, senza la quale non mi curo di comporre". Perfezione, che era la "ferrata" disciplina (e il segreto) della sua straordinaria poesia.
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Anno edizione:2016
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