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Anno edizione: 2010
Anno edizione: 2012
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Nonostante il modo in cui è stato scritto sia abbastanza pesante, Metro 2033 è sicuramente uno dei fondatori del moderno post-apocalittico (insieme a World War Z di Brooks) e miglior libro del genere. L'ambientazione è originale e ben costruita (anche se sarebbe stato bello caratterizzare di più le stazioni diverse dando più particolari unici a ciascuna di esse). L'idea dei "Dark Ones" non è niente male, il worldbuilding è decisamente ben fatto, e i personaggi secondari sono ben caratterizzati. Con tanti particolari macabri e giocando molto sulla percezione della luce, Glukhovsky riesce a far immergere il lettore nei tunnel della Metro di Mosca, e le scene di tensione sono ben fatte.
Piacevole, appassionante. Vi troverete dietro gli occhi del personaggio, con la descrizione delle gallerie molto attenta a non diventare noiosa, fino al quasi commovente finale. Lo consiglio agli appassionati del tema post apocalittico.
"Il signore degli Anelli" spogliato del fantasy e sepolto sotto le macerie di un mondo distrutto dalla guerra nucleare. Penso che il modo migliore per descrivere Metro 2033 sia questo: Glukhovsky crea, nella metropolitana in cui è cresciuto e da cui ha preso l'ispirazione per la sua saga, un mondo ricco di personaggi misteriosi, creature mostruose, sette e avventurieri che si spostano da una stazione all'altra usando vecchi carrelli. Un universo ricco e ben strutturato che non ha nulla da invidiare alle saghe di Tolkien e Lewis, un viaggio nel sottosuolo di una città misteriosa come Mosca e anche nell'animo dell'uomo che, davanti al rischio dell'estinzione, si riscopre a tratti più bestia che essere umano e come tale si comporta. Glukhovsky, meritatamente definito dalla critica il nuovo Tolkien, non si limita a raccontare, ma fa della lettura un'occasione per riflettere su noi stessi fino a chiedersi, come succede al protagonista, chi sia il vero mostro in un mondo in cui tutti, uomini e creature mutanti, lottano per la propria sopravvivenza e per quella della loro progenie. La saga di Glukhovsky si pone davvero come una pietra miliare nella storia della letteratura contemporanea se non altro per il merito di aver creato un universo non meno articolato di quelli che già conosciamo, un mondo in continua evoluzione a cui si stanno aggiungendo opere che, sulla scia tracciata da Metro 2033, raccontano l'apocalisse atomica in altri paesi (in Italia la sfida è stata raccolta da Tullio Avoledo e dalla sua trilogia italiana).
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