La storia è abbastanza intricata e si sviluppa su vari fronti, ma una volta entrati nel vivo dell'azione diventa più semplice comprenderla e farla propria. Ho giocato ai videogiochi omonimi per cui avevo già un'idea della narrativa. Ha rispettato le mie aspettative, è una bella lettura, a tratti un po' prolissa (è pur sempre uno scrittore russo) ma ne vale la pena.
Metro 2033
L'anno è il 2033. Il mondo è ridotto ad un cumulo di macerie. L'umanità è vicina all'estinzione. Le città mezze distrutte sono diventate inagibili a causa delle radiazioni. Al di fuori dei loro confini, si dice, solo deserti e foreste bruciate. I sopravvissuti ancora narrano la passata grandezza dell'umanità. Ma gli ultimi barlumi della civiltà fanno già parte di una memoria lontana, a cavallo tra realtà e mito. Più di vent'anni sono passati dall'ultimo decollo di un aeroplano. I binari ferroviari, abbandonati, portano verso il nulla. L'etere è spento e laddove prima suonavano le frequenze delle maggiori radio mondiali, da Tokyo a New York fino a Buenos Aires, ora regna solo il silenzio. L'uomo è stato sostituito da altre forme di vita, mutate dalle radiazioni e più idonee a vivere nella nuova arida terra. Il tempo dell'uomo è finito. Poche migliaia di esseri umani sopravvivono ignorando il destino degli altri. Vivono nella metropolitana di Mosca, la più grande del mondo. È l'ultimo rifugio dell'umanità. Le stazioni sono diventate dei piccoli stati, la gente riunita sotto idee, religioni, filtri dell'acqua o semplicemente per difendersi. È un mondo senza domani, senza spazio per sogni, piani e speranze. I sentimenti hanno lasciato spazio all'istinto di sopravvivenza, ad ogni costo. Vdnkh è la stazione più a nord, una volta la più bella e più grande. Oggi la più sicura. Ma oggi una nuova minaccia si affaccia all'orizzonte. Artyom, un giovane abitante di Vdnkh, è il prescelto per addentrarsi nel cuore della metro, fino alla leggendaria Polis, per avvisare tutti dell'imminente pericolo e ottenere aiuto. È lui ad avere le chiavi del futuro nelle sue mani, dell'intera metro e probabilmente dell'intera umanità.
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Anno edizione:2010
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Elia 06 gennaio 2025Unico nel suo genere
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Viaggiatore_NB 19 agosto 2022Capolavoro del genere postapocalittico
Nonostante il modo in cui è stato scritto sia abbastanza pesante, Metro 2033 è sicuramente uno dei fondatori del moderno post-apocalittico (insieme a World War Z di Brooks) e miglior libro del genere. L'ambientazione è originale e ben costruita (anche se sarebbe stato bello caratterizzare di più le stazioni diverse dando più particolari unici a ciascuna di esse). L'idea dei "Dark Ones" non è niente male, il worldbuilding è decisamente ben fatto, e i personaggi secondari sono ben caratterizzati. Con tanti particolari macabri e giocando molto sulla percezione della luce, Glukhovsky riesce a far immergere il lettore nei tunnel della Metro di Mosca, e le scene di tensione sono ben fatte.
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Marco 20 febbraio 2022Ottima lettura
Piacevole, appassionante. Vi troverete dietro gli occhi del personaggio, con la descrizione delle gallerie molto attenta a non diventare noiosa, fino al quasi commovente finale. Lo consiglio agli appassionati del tema post apocalittico.
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