Metropolis di Fritz Lang - DVD
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Metropolis
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Descrizione


Nel Ventunesimo secolo, una gigantesca metropoli è governata in modo dittatoriale da un monopolista che vive con il figlio e i propri collaboratori in un paradisiaco giardino. Gli operai vivono, invece, in fabbriche sotterrane esortati alla rassegnazione.

Dettagli

1927
DVD
8019824918837

Informazioni aggiuntive

  • Dynit Ermitage, 2015
  • Terminal Video
  • Musiche di Giorgio Moroder e colorizzazione di alcune scene.
  • 87 min
  • (Dolby Digital 2.0 - stereo)
  • Italiano
  • 1,33:1
  • trama; curiosità; speciale; foto

Valutazioni e recensioni

  • Luca

    Metropolis è sicuramente uno dei classici da seguire, il film che di fatto chiude l’espressionismo tedesco racchiude un significato molto profondo.

  • Metropolis è un film del regista tedesco Fritz Lang del 1927, basato sul romanzo dell’allora moglie del regista Thea von Harbou. Film espressionista, muto e in bianco-e-nero è un vero capolavoro. Ritrae in maniera superlativa una società distopica e inquietante dominata dalle macchine e con un genere umano ridotto all’ombra di se stesso e manipolato da una ristretta élite di “magnati” dell’industria. Gli effetti speciali sono all’avanguardia e lo spettatore si sente fisicamente inghiottito in un vortice di vapori e metallo, casermoni anonimi e inquietanti, macchine impazzite. Tuttavia il film lancia un messaggio di speranza con i protagonisti Freder (il figlio del disumano magnate proprietario di Metropolis) e Maria, una ragazza del popolo, che diventeranno i mediatori (il cuore) tra il popolo operaio (la mano) e la classe dirigente (il cervello). Indimenticabile il robot creato con le sembianze della ragazza che ha ispirato personaggi di film di fantascienza, primo fra tutti il droide di Guerre Stellari. Film assolutamente da vedere, tenendo però conto che la frenesia tecnologica dei giorni nostri deve fare i conti con la lentezza di un film degli anni ’20.

  • FABIO TESTAVERDE

    “Metropolis”, il capolavoro del grande regista austriaco Fritz Lang. Massimo simbolo del cinema espressionista e capostipite di gran parte del cinema di fantascienza moderno… Un grande film: potente, poetico, visionario, ricco di impatto scenico… Quasi nessun difetto: forse, unico neo, se rapportato ai tempi moderni, il lungometraggio potrebbe sembrare un po’ ingenuo, utopico. Non ostante ciò, il film rimane in ogni caso insuperabile! In breve, da vedere almeno una volta nella vita! La trama di questo stupendo film muto di fantascienza è universalmente nota: pertanto, qualunque descrizione sarebbe del tutto inutile!... Che dire di più per invogliare all’acquisto? Questo grande capolavoro non può mancare nella collezione di ogni cinefilo. Consigliatissimo!

Conosci l'autore

Foto di Fritz Lang

Fritz Lang

1890, Vienna

"Regista tedesco di origine austriaca. Studia al Politecnico di Vienna, ma viene presto attratto dalle discipline umanistiche, in particolare dalle arti figurative, e si iscrive all'Accademia di belle arti di Monaco. Comincia a viaggiare per l'Europa, vivendo come pittore ambulante, ma allo scoppio della prima guerra mondiale è arruolato nell'esercito e viene ferito in battaglia. È durante la convalescenza che si accosta alla scrittura cinematografica. Dopo aver realizzato per il produttore E. Pommer la sceneggiatura di Matrimonio al club degli eccentrici (1916), diretto da J. May, nel 1918 passa alla regia con Halb-Blut, e l'anno successivo con Der Herr Der Liebe (1919), seguito subito dopo da I ragni (1919), film a episodi ambientato in varie parti del mondo. Non abbandona però la scrittura,...

Foto di Brigitte Helm

Brigitte Helm

1906, Berlino

Nome d'arte di Gisele Eve Schittenhelm, attrice tedesca. Colpito dalla sua algida bellezza, il regista F. Lang la sceglie per il personaggio chiave di Metropolis (1927), nel doppio ruolo della gentile operaia Maria e del robot che ha le sue sembianze. Sullo sfondo delle impressionanti scenografie futuristiche, alterna la dolcezza della donna alla freddezza della macchina, esasperando la recitazione in senso espressionista. Creatura amorale, frutto di un esperimento scientifico in La mandragora (1928) di H. Galeen, è poi diretta da M. L'Herbier in L'argent (1928) e impersona l'affascinante regina Antinea in Atlantide (1932) di G.W. Pabst. Nei panni di Lady Chiltern in Il marito ideale (1937) di H. Selpin, tratto da una pièce di O. Wilde, ha finalmente l'opportunità di interpretare una commedia....

Foto di Alfred Abel

Alfred Abel

1879, Lipsia

Attore e regista tedesco. Dal 1913 al 1938 interpreta oltre 130 film, vivendo il pieno fulgore del periodo espressionista del primo cinema tedesco e il successivo passaggio al sonoro. Maschera raffinata, da gentiluomo, va ricordato nei panni del conte Todt, marito disperato della depravata contessa di cui si invaghisce il diabolico dottor Mabuse nell'omonimo film di F. Lang del 1922. Come regista, è molto meno prolifico, ma realizza opere stimolanti e ben composte come Narcosi (1929), vicenda ricca di temi, iconografia e toni espressionisti – come le immagini che si vedono sorgere dal subconscio del protagonista – e con espliciti richiami al più celebre Caligari (1919) di R. Wiene.

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