Il miglio verde

Che dire, non credo di aver mai singhiozzato leggendo un romanzo come mi è accaduto con “Il Miglio Verde”, ho fatto anche preoccupare il mio compagno che, una volta resosi conto del motivo per cui fossi in quello stato, mi guardava allibito. Affronta temi importanti come il razzismo, la crudeltà, ed è spunto di importanti riflessioni sulla pena di morte, quindi sull’importanza della vita, sulla solidarietà, e su come venga esercitata la giustizia.

3,5/4 A volte, anzi spesso succede che quando guardi la trasposizione cinematografica di un libro che ancora non hai letto, poi, quando finalmente hai deciso di fare quel grande salto, ti aspetti di ritrovare la stessa storia. Ebbene, in questo caso, mi sento proprio di dire che se non si legge la storia su carta, non si può comprendere in pieno quella che vediamo sulla pellicola e apprezzare da cima a fondo tutti i tasselli che, forse un po’ troppo lentamente, compongono questo puzzle per stomaci forti. Sì, questa storia, sia su pellicola, sia su carta, è sicuramente adatta per stomaci forti. Non posso negare che in alcuni punti un po’ troppo espliciti mi sono sentita male e ho dovuto interrompere la lettura per giorni e giorni. Ciononostante, penso che Il Miglio Verde sia un libro che bisogna leggere almeno una volta nella vita.

Questo libro l'ho letto una volta soltanto e mai lo rileggerei. Tratta un tema così forte che ti prende dentro già dalle prime pagine e ancora ti fa pensare anche quando lo hai finito. Se poi hai visto il film dare una faccia ai personaggi ti rende difficile andare avanti. Prima di finirlo l'ho dovuto ricominciare a leggere otto volte perché più andavo avanti, più sapevo dove sarei andata a parare. Questo libro ti lascia con la rabbia dentro perché Stephen King lo ha reso indimenticabile