In questo romanzo, il primo della serie, fa la sua comparsa l’investigatore Marco Didio Falco: un uomo riservato, schietto, arguto e con “un’insana” passione repubblicana che mal si concilia con l’epoca in cui vive, quella dell’imperatore Vespasiano(70 d.C.). Il romanzo si apre in “medias res”, lo sfortunato investigatore si imbatte in una fanciulla che trae in salvo da dei bruti che la stanno inseguendo. Da questo evento partono una serie di filoni nel romanzo e lui, assunto per garantire la sicurezza della fanciulla che ha salvato dallo zio di questa, che è un senatore, si ritroverà a fronteggiare una congiura. Il romanzo è scritto in prima persona dal punto di vista del protagonista e sono molto curati i dettagli e l’ambientazione storica.
Le miniere dell'imperatore
Roma, A.D. 70. La città langue sotto lo spietato sole d'agosto. Marco Didio Falco, investigatore privato di simpatie repubblicane, non ha molte prospettive e tira avanti sopperendo con l'ironia alla cronica mancanza di denaro. Un giorno, nel Foro, si imbatte in Sosia Camillina, una fanciulla in fuga da due loschi personaggi che hanno cercato di rapirla. Aiutandola, Falco scoprirà un traffico di lingotti d'argento le cui tracce lo portano fino alla lontana Britannia. Ma conosce anche la bella e intelligente Elena Giustina, figlia di un senatore, che lo aiuterà nelle indagini. Un giallo storico, ricco di spunti ironici e un personaggio che ricorda un Philip Marlowe dell'antica Roma.
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Autore:
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Anno edizione:2010
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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ELEONORA SAIA 28 novembre 2017
Marco Didio Falco è un giovane investigatore trentenne che si muove nella Roma dell'imperatore Vespasiano. I casi su cui è abituato a lavorare sono questioni da poco, come piccoli furti e frodi. Quando però si trova tra le braccia una ragazzina in fuga da due loschi figuri, in pieno Foro, non esita ad ospitare la fuggiasca e a farsi carico di un caso davvero troppo grande per lui, e che lo porterà persino nella lontana - e da lui detestata - Britannia. Scritto piuttosto bene, i personaggi fanno senz'altro appassionare il lettore alle loro vicende. Il protagonista è simpatico, ironico e ben caratterizzato, e la Roma dell'epoca è resa in modo esemplare. La storia, però, a volte tende a trascinarsi e anche a complicarsi un po' troppo, in modo non sempre ben comprensibile e scorrevole. Per il momento, con un volume letto per ognuna delle due serie, Publio Aurelio Stazio, l'investigatore ideato da Danila Comastri Montanari - e che si muove nella Roma dell'imperatore Tiberio, vince per 1 a 0 su questo comunque più che discreto Marco Didio Falco, per una storia senz'altro più scorrevole e anche un pizzico più credibile.
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ALESSANDRO CRAVIOTTO 14 settembre 2010
Un giorno Marco Didio Falco, investigatore di idee repubblicane nella Roma di Vespasiano, si imbatte nella giovane Sosia Camillina, che sta fuggendo da alcuni briganti. Decide di aiutarla, e viene a sapere di una losca trama finalizzata a deporre l'imperatore. Dopo un terribile lutto, Marco si reca in Britannia alla ricerca delle prove del complotto: lì rimarrà per diversi mesi,e grazie all'aiuto della scorbutica ma affascinante Elena Giustina capirà quali ambizioni, intrighi e meschinità si celino nella Roma aristocratica del I secolo d.C.
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