Henry D. Thoreau ci propone, tramite questo breve ma prezioso saggio, una visione nuova e più profonda dei mirtilli. Dal loro legame con la natura, con i nativi americani ed infine con l'uomo moderno. Ci mostra tutti quei segreti, ma anche ovvietà e dettagli che insieme creano la meraviglia dell'esistenza di queste bacche. E se paragonassimo la nostra esistenza ad esse? Di cosa ci accorgeremmo? Thoreau in modo un po' cinico e, a mio parere, leggermente umoristico, ci dà delle risposte sincere e schiette ed il punto è: vale davvero la pena progredire per abbandonare certi equilibri, certi legami con la natura e le stagioni? Noi, in quanto esseri umani, possiamo tendere a un'esistenza slegata dalla natura e ciò che essa ci dona? Questa lettura mi ha fatta tornare con la mente al primo lockdown del 2020 quando, chiusa tra le quattro mura di casa, mi sentivo slegata più che mai dal mondo esterno ma, allo stesso tempo, legata più che mai ai processi naturali. Dalla mia finestra ho osservato, per mesi, gli alberi che da nudi, spogli ed infreddoliti cominciarono a riempirsi dei primi germogli e poi, man mano che si avvicinava la primavera, coronarsi delle loro meravigliose chiome verdi. Noi non c'eravamo, eravamo spariti, e, nonostante ciò, la Natura andava avanti come se nulla fosse sbattendoci in faccia la realtà: lei proseguirà, noi invece, alienati da questa società frenetica ed urbana, sempre più distaccati da essa, ci fermeremo. È stato in quel periodo che mi sono accorta realmente della sua bellezza e dell'importanza che essa ricopriva nella mia vita. Un insegnamento che da allora cerco di portare sempre con me e di ricordarmi di non dare più per scontato quanto, il contatto con la natura, possa risanare ogni ferita se ci si approccia ad essa con animo puro ed umile
Mirtilli o L'importanza delle piccole cose
I temi centrali di questo breve saggio coincidono con due capisaldi del pensiero di Thoreau: le “piccole cose” e l’educazione. Se ci si chiedesse cosa sia più importante fra un discorso politico e un mirtillo, la maggior parte delle persone sceglierebbe il primo. Eppure, come possiamo stabilire in modo assoluto cosa è davvero essenziale? Thoreau opera un rovesciamento sorprendente parlando proprio dei mirtilli, un frutto all’apparenza minuto ma ricco di meraviglia, attraverso pagine che intrecciano storia, dinamiche sociali e potenti descrizioni poetiche tutte imperniate su una piccola bacca scura. Raccogliere frutti selvatici diviene per lui una metafora di libertà: un’occasione per ritirarsi nella natura, riscoprendo la propria vitalità e il senso di un’armonia profonda con l’ambiente circostante.
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Anno edizione:2025
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books_always_in_my_heart 30 dicembre 2021una grande riflessione
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