Mistero buffo. Testo russo a fronte
Mistero buffo (commedia scritta, pubblicata e rappresentata per la prima volta nel 1918 e poi rielaborata verso la fine del 1920) mette uno di fronte all'altro due gruppi emblematici di personaggi: "sette coppie di puri" e "sette coppie di impuri". Gli "impuri", o "sporchi", e i "puri", o "puliti", incarnano i rappresentanti del proletariato e i loro nemici. Travolti da un nuovo diluvio universale, gli "impuri" si ribellano ai "puri", visitano l'inferno e il paradiso "celeste", passando oltre il purgatorio, e alla fine sbarcano nella "terra promessa". Una specie di nuova terra, che però in Majakovskij è la stessa di prima, solo trasfigurata dal socialismo: e per i lavoratori il vero paradiso non può che essere terrestre. Vibra nella commedia quella profonda, insopprimibile "fedeltà alla terra", alla "terra degli uomini", che ci viene incontro dai migliori testi majakovskiani. E, a ben guardare, proprio ad essa si ricollega l'invito finale ai posteri a riattualizzare il contenuto, a ritoccare e rielaborare la commedia. "Mistero buffo" voleva essere, e restare, una specie di fecondo work in progress, o piuttosto un'opera aperta, che Majakovskij si illudeva potesse (e dovesse) farsi parte viva, pulsante del nuovo universo culturale delle masse popolari sovietiche. Introduzione di Remo Faccani.
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Edizione:2
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