Mocker. Dead inside

Non mi capacito di come sia possibile sentirsi legati così tanto a un modo di scrivere, e in questo caso alla penna di Vale. Mi mancava leggere di questo mondo, incontrare nuovamente i Krew, iniziare a conoscerli davvero, dopo averli scoperti in 𝙆𝙞𝙨𝙨 𝙢𝙚 𝙡𝙞𝙠𝙚 𝙮𝙤𝙪 𝙡𝙤𝙫𝙚 𝙢𝙚. Il primo volume di questa serie, che vedremo da quanti libri sarà composta, ci lascia addentrare nelle menti dei due protagonisti, ci fa scorgere scorci sul loro passato e crea profonde connessioni emotive e riflessioni tramite psicologia e filosofia. Non è semplice avere a che fare con due personaggi come 𝖃𝖆𝖛𝖎𝖊𝖗 e 𝑨𝒓𝒍𝒆𝒆𝒏, eppure tutto ci viene mostrato così bene che, anziché temere le ombre che possiedono, ne siamo attratti. Ho letteralmente amato i pov di 𝖃𝖆𝖛𝖎𝖊𝖗, giuro divorerei un intero libro scritto solo di suoi pov (anche se poi impazzirei forse🫠), ma la sua psiche ha quest’aura così magnetica che è impossibile non esserne attratti. È sfrontato, volgare e intenso come lo abbiamo sempre visto. 𝑨𝒓𝒍𝒆𝒆𝒏 incuriosisce da morire, e conoscendo Kira sono certa che non abbiamo visto che una piccolissima parte di come sia fatta. Non vedo l’ora di continuare a leggere di lei, del suo passato, e soprattutto del suo modo di relazionarsi a 𝖃𝖆𝖛𝖎𝖊𝖗. Gli sviluppi tra i due, la tensione, lo spicy…sapevo mi avrebbero fatto impazzire, ma non così tanto. È un dark romance che affronta tematiche importanti, per questo attenzione ai tw, ma il modo in cui vengono trattati tramite determinate parole e riflessioni li sviscera e ce li rende facilmente comprensibili, così che diventa più semplice empatizzare con i personaggi. Ogni istante, ogni più piccolo gesto, acquista significato tramite la scelta delle parole di Vale, le frasi a inizio capitolo, i riferimenti più studiati. È profondo, in ogni suo lato. Che dire del finale…ci sono davvero parole che si possono spendere? Solo che si attende subito il secondo.