Mon crime. La colpevole sono io (DVD) di François Ozon - DVD
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Mon crime. La colpevole sono io (DVD)
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Descrizione


Nella Parigi degli anni Trenta, Madeleine, un’attrice giovane e bella ma priva di denaro e senza talento, viene accusata dell’omicidio di un famoso produttore. Con l’aiuto dell’amica Pauline, giovane avvocata disoccupata, viene assolta per legittima difesa. Per Madeleine comincia così una vita di fama e successo, finché la verità non viene a galla.

Dettagli

2023
DVD
8031179413980

Informazioni aggiuntive

  • BIM, 2023
  • Eagle Pictures
  • 102 min
  • Italiano

Valutazioni e recensioni

  • Renzo

    Questo film mi era stato consigliato, ed effettivamente il regista François Ozon non delude, anzi estrae dal cilindro una commedia gialla anni ’30 al femminile che invece di essere nostalgica ha una vitalità che vibra nelle note moderne delle protagoniste con la giusta dose di insolenza. Brave le due giovani protagoniste con la sempre formidabile Isabelle Huppert, la storia diverte con arguzia: l’emancipazione femminile incontra il gusto per la satira sociale, la comicità è al servizio di argomenti più seri.

Conosci l'autore

Foto di François Ozon

François Ozon

1967

François Ozon (1967) debutta nel lungometraggio nel 1998 con la commedia grottesca Sitcom. Dirige Gocce d’acqua su pietre roventi (2000), ma il successo internazionale arriva nel 2002 con 8 donne e un mistero, premiato a Berlino 2003 con l’Orso d’Argento per il miglior cast. Nel 2007 dirige Angel, suo primo film in lingua inglese, mentre nel 2009 la fiaba Ricky viene presentata al Festival di Berlino. Potiche. La bella statuina (Feltrinelli “Le Nuvole”, 2011) è stato presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2010.

Foto di Isabelle Huppert

Isabelle Huppert

1953, Parigi

"Propr. I. Arm H., attrice francese. Studia arte drammatica e comincia con il teatro. Già dal suo quarto film, I santissimi (1974) di B. Blier, mostra di possedere un misto di grazia e forza drammaturgica che i capelli rossi, l’incarnato diafano e lentigginoso e gli occhi acquosi contribuiscono a rendere di volta in volta sempre più aderente ai personaggi, dall’angelico al diabolico. Nel 1977 si accredita come diva, soprattutto in patria, evocando la soave follia di Pomme, la protagonista di La merlettaia di C. Goretta, e l’anno dopo rifulge di ambiguità nei panni della sospetta avvelenatrice di Violette Nozière di C. Chabrol, che le vale un premio a Cannes. Da questo momento si può permettere di scegliere i ruoli che alterna fra cinema d’autore e operazioni da botteghino, ma senza mai superare...

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