Morte nella steppa. Yeruldelgger - Ian Manook - copertina
Morte nella steppa. Yeruldelgger - Ian Manook - copertina
Dati e Statistiche
Salvato in 99 liste dei desideri
Letteratura: Francia
Morte nella steppa. Yeruldelgger
Disponibilità immediata
15,68 €
-5% 16,50 €
15,68 € 16,50 € -5%
Disp. immediata

Descrizione


Non comincia bene la giornata di un commissario mongolo se, alle prime luci dell'alba, in una fabbrica alla periferia della città, si ritrova davanti i cadaveri di tre cinesi, per di più con i macabri segni di un inequivocabile rito sessuale. E la situazione può solo complicarsi quando, poche ore dopo, nel bel mezzo della steppa, è costretto a esaminare una scena perfino più crudele: i resti di una bambina seppellita con il suo triciclo. Quello che però il duro, rude, cinico ma anche romantico commissario Yeruldelgger non sa è che per lui il peggio deve ancora arrivare. A intralciare la sua strada, e a minacciare la sua stessa vita, politici e potenti locali, magnati stranieri in cerca di investimenti e divertimenti illeciti, poliziotti corrotti e delinquenti neonazisti, per contrastare i quali dovrà attingere alle più moderne tecniche investigative e, insieme, alla saggezza dei monaci guerrieri discendenti di Gengis Khan. Sullo sfondo, una Mongolia suggestiva e misteriosa: dalla sconfinata Ulan Bator alle steppe abitate dagli antichi popoli nomadi, un coacervo di contraddizioni in bilico fra un'antichissima cultura tradizionale e le nuove, irrefrenabili esigenze della modernità. Yeruldelgger dovrà compiere un viaggio fino alle radici di entrambe, se vorrà trovare una soluzione per i delitti, e anche per se stesso. Un thriller classico, a tinte forti, con un'ambientazione unica, in cui pagina dopo pagina si susseguono le scene ad alta tensione e ogni calo di emotività è bandito.

Tropes e temi

Dettagli

30 giugno 2016
524 p., Brossura
9788876258800

Valutazioni e recensioni

  • salpa66
    lo hai imparato ma lo hai dimenticato

    Yeruldegger. Morte nella steppa. Darkside- Fazieditore, 2016; pag. 524. Genere: thriller. Mongolia. Giorni nostri. Un feroce assassinio di tre cinesi e due prostitute, contemporaneamente il ritrovamento di una piccola mano attaccata a un triciclo rosa danno il via a un’indagine del commissario Yeruldegger con i suoi demoni da risolvere. Un paese, la Mongolia con i suoi cieli blu e gli spazi infiniti, a rincorrere la tradizione nomade che , a volte, scompare tra i più giovani o sembra solo assopita nel divenire della capitale, con i problemi della periferia, della povertà, del venir ribaltata di colpo nel nuovo millennio. Scenari sconosciuti, miseri luoghi dove tutto è lecito pur di sopravvivere: i nuovi grattacieli che si scontrano con gli edifici sovietici, le fogne abitate, le yurte posizionate ai margini come fossero favelas. “Non è la nostra storia” dice ad un certo punto Solongo, il medico legale: ed è come entrare in un mondo di fantasia, perchè lontano da quello che è la parte occidentale del mondo, ma non c’è nulla di fantascientifico è solo il nostro ignoto: una cultura fatta di riti, di sciamani, di tè al burro salato e panna di latte di yak. Il giallo ai lettori

  • Ho deciso di viaggiare per il mondo leggendo ( per ora altro non posso fare...) e questo libro mi ha fatto scoprire la Mongolia ( e Ulan Bator, la sua capitale) , un paese lontano e mitizzato dalla storia e dalle leggende. “Morte nella steppa. Yeruldelgger” ,di questo autore a me sconosciuto, Ian Mannok, non è solo un giallo ben scritto e ideato ( i personaggi sono tanti e con diverse personalità, tutte ben delineate e con caratteristiche originali), con una trama credibile e una storia avvincente, appassionante e lunga ( forse 500 pagine e oltre sono troppe, ma in realtà non saprei cosa togliere), ma anche un romanzo storico e antropologico, dove non mancano i riferimenti a (ovviamente) Gengis Khan, il regime comunista sotto il controllo dell'URSS, l'attualità fatta di enormi contraddizioni, povertà e disagio sociale. Ed è un continuo rimando alle tradizioni popolari secolari che l'autore ripercorre grazie al personaggio principale ( Yeruldelgger), e ci porta nelle viscere di una capitale alienata, nelle praterie di una bellezza mozzafiato, e ci fa anche gustare i piatti tipici mongoli all'interno delle yurta (le tipiche case dei nomadi mongoli). Belle ed importanti le figure femminili della storia. Leggendo questo libro sono riuscito ad immaginare l'ambientazione, quasi a vederla realmente, e mi ha incuriosito un mondo e un popolo che non conoscevo. Attendo il secondo capitolo della storia...

  • RICCARDO GATTA

    una sorpresa in positivo! bello!

Conosci l'autore

Foto di Ian Manook

Ian Manook

1949, Meudon

Ian Manook, pseudonimo di Patrick Manoukian, è nato a Meudon, Francia, nel 1949. Giornalista ed editore, ha pubblicato il romanzo Yeruldelgger, Morte nella steppa (2016) primo capitolo di una trilogia con lo stesso protagonista al quale segue Yeruldelgger, Tempi selvaggi (2017) e Yeruldelgger, La morte nomade (2018), poi premiato con vari riconoscimenti, fra cui il Prix SNCF du polar. La serie è stata pubblicata in Italia da Fazi. Tra gli altri titoli, Heimaey (Fazi, 2019), Askja (Fazi, 2020), Aysuun. Figlia della steppa (Fazi, 2025).

Informazioni e Contatti sulla Sicurezza dei Prodotti

Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.

Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it

Chiudi

Inserisci la tua mail

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore