Yeruldegger. Morte nella steppa. Darkside- Fazieditore, 2016; pag. 524. Genere: thriller. Mongolia. Giorni nostri. Un feroce assassinio di tre cinesi e due prostitute, contemporaneamente il ritrovamento di una piccola mano attaccata a un triciclo rosa danno il via a un’indagine del commissario Yeruldegger con i suoi demoni da risolvere. Un paese, la Mongolia con i suoi cieli blu e gli spazi infiniti, a rincorrere la tradizione nomade che , a volte, scompare tra i più giovani o sembra solo assopita nel divenire della capitale, con i problemi della periferia, della povertà, del venir ribaltata di colpo nel nuovo millennio. Scenari sconosciuti, miseri luoghi dove tutto è lecito pur di sopravvivere: i nuovi grattacieli che si scontrano con gli edifici sovietici, le fogne abitate, le yurte posizionate ai margini come fossero favelas. “Non è la nostra storia” dice ad un certo punto Solongo, il medico legale: ed è come entrare in un mondo di fantasia, perchè lontano da quello che è la parte occidentale del mondo, ma non c’è nulla di fantascientifico è solo il nostro ignoto: una cultura fatta di riti, di sciamani, di tè al burro salato e panna di latte di yak. Il giallo ai lettori
Morte nella steppa. Yeruldelgger
Non comincia bene la giornata di un commissario mongolo se, alle prime luci dell'alba, in una fabbrica alla periferia della città, si ritrova davanti i cadaveri di tre cinesi, per di più con i macabri segni di un inequivocabile rito sessuale. E la situazione può solo complicarsi quando, poche ore dopo, nel bel mezzo della steppa, è costretto a esaminare una scena perfino più crudele: i resti di una bambina seppellita con il suo triciclo. Quello che però il duro, rude, cinico ma anche romantico commissario Yeruldelgger non sa è che per lui il peggio deve ancora arrivare. A intralciare la sua strada, e a minacciare la sua stessa vita, politici e potenti locali, magnati stranieri in cerca di investimenti e divertimenti illeciti, poliziotti corrotti e delinquenti neonazisti, per contrastare i quali dovrà attingere alle più moderne tecniche investigative e, insieme, alla saggezza dei monaci guerrieri discendenti di Gengis Khan. Sullo sfondo, una Mongolia suggestiva e misteriosa: dalla sconfinata Ulan Bator alle steppe abitate dagli antichi popoli nomadi, un coacervo di contraddizioni in bilico fra un'antichissima cultura tradizionale e le nuove, irrefrenabili esigenze della modernità. Yeruldelgger dovrà compiere un viaggio fino alle radici di entrambe, se vorrà trovare una soluzione per i delitti, e anche per se stesso. Un thriller classico, a tinte forti, con un'ambientazione unica, in cui pagina dopo pagina si susseguono le scene ad alta tensione e ogni calo di emotività è bandito.
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2016
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
salpa66 22 febbraio 2022lo hai imparato ma lo hai dimenticato
-
Ho deciso di viaggiare per il mondo leggendo ( per ora altro non posso fare...) e questo libro mi ha fatto scoprire la Mongolia ( e Ulan Bator, la sua capitale) , un paese lontano e mitizzato dalla storia e dalle leggende. “Morte nella steppa. Yeruldelgger” ,di questo autore a me sconosciuto, Ian Mannok, non è solo un giallo ben scritto e ideato ( i personaggi sono tanti e con diverse personalità, tutte ben delineate e con caratteristiche originali), con una trama credibile e una storia avvincente, appassionante e lunga ( forse 500 pagine e oltre sono troppe, ma in realtà non saprei cosa togliere), ma anche un romanzo storico e antropologico, dove non mancano i riferimenti a (ovviamente) Gengis Khan, il regime comunista sotto il controllo dell'URSS, l'attualità fatta di enormi contraddizioni, povertà e disagio sociale. Ed è un continuo rimando alle tradizioni popolari secolari che l'autore ripercorre grazie al personaggio principale ( Yeruldelgger), e ci porta nelle viscere di una capitale alienata, nelle praterie di una bellezza mozzafiato, e ci fa anche gustare i piatti tipici mongoli all'interno delle yurta (le tipiche case dei nomadi mongoli). Belle ed importanti le figure femminili della storia. Leggendo questo libro sono riuscito ad immaginare l'ambientazione, quasi a vederla realmente, e mi ha incuriosito un mondo e un popolo che non conoscevo. Attendo il secondo capitolo della storia...
-
RICCARDO GATTA 08 dicembre 2017
una sorpresa in positivo! bello!
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it