Opere di Dietrich Buxtehude, Nicolaus Bruhns, Georg Böhm, Franz Tunder, Christoph Bernhardt e Georg Philipp TelemannLo stile barocco che fiorì nelle regioni settentrionali della Germania tra il XVII e il XVIII secolo riveste un grandissimo interesse sotto molti punti di vista. In particolare, questo stile ebbe il merito di sviluppare e di portare al massimo splendore la tradizione vocale fiorita per merito di Heinrich Schütz e – allo stesso tempo – creò le premesse e spianò la strada per gli straordinari capolavori di Johann Sebastian Bach e di Georg Philipp Telemann. Questo nuovo disco della Rondeau consente di apprezzare entrambi gli aspetti di questo stile, ponendo l’accento da un lato sull’influenza avuta dalla libertà compositiva che rese possibile l’evoluzione della austera tecnica polifonica di Giovanni Pierluigi da Palestrina, che aveva preso il volo nell’ambito dell’opera fiorentina passando poi nel repertorio sacro tedesco grazie alla preziosa opera di mediazione di Schütz e dall’altro focalizzando la propria attenzione sulla produzione di Telemann, rappresentata in questo disco dalla cantata Nach Finsternis und Todesschatten. Le opere di Franz Tunder, Dietrich Buxtehude, Nicolaus Bruhns, Christoph Bernhard e Georg Philipp Telemann presentate in questo disco non solo dimostrano una stretta contiguità con la tradizione da cui scaturirono e la cui estetica contribuirono a sviluppare, ma rivelano anche una serie di elementi comuni, che dimostrano quanto fossero legati tra loro i compositori e le città i cui si trovarono a operare. Questi lavori vocali sono stati presentati insieme a una serie di opere per organo di Georg Böhm e di Dietrich Buxtehude eseguite con grande maestria da Hauke Ramm, direttore della musica sacra e organista della Sankt Wilhadi Stade, sull’organo barocco di Bielfeldt. Questo strumento è uno degli organi più grandi della Germania settentrionale e venne costruito da Erasmus Bielfeldt tra il 1731 e il 1736. I protagonisti di questo disco, Gotthold Schwarz e la Sächsisches Barockorchester, adottano un approccio rigorosamente filologico, in grado di riprodurre le sonorità e la prassi esecutiva adottata in quegli anni nelle città della Germania settentrionale.
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