Solo la punta

Matteo Castellano Inizia a dedicarsi alla musica nel 1997 folgorato dal genio di Juan Luis Guerra. Nel 2005 stampa il suo primo disco autoprodotto, “I funghi velenosi”, accolto molto bene dal pubblico e dalla critica (per “Blow up” magazine un piccolo capolavoro). Lasciato il lavoro di fonico inizia la sua attività live suonando al Nuvolari Libera Tribù (CN) e al FolkClub di Torino. Sviluppa uno stile che include elementi teatrali e cabarettistici. Partecipa al concorso “Sotto i cieli di Fred” arrivando secondo. Lo stesso anno, il suo brano Innamorato Lungo, viene incluso nella compilation “La leva cantautorale degli anni zero” e il Club Tenco lo invita ad esibirsi a Sanremo. Nel frattempo forma una nuova band con cui registra nel 2011 il suo secondo CD dal titolo ‘Ezio’, distribuito ancora nei circuiti underground che viene nuovamente osannato dalla critica. Apprezzato dal pubblico e dalla critica per il suo stile cantautoriale sempre sul filo di una vena teatrale e cabarettistica, Matteo Castellano giunge ora al suo terzo album, prodotto con la supervisione artistica di Max Casacci.