Narcissus. Come la parola del poeta
"Il titolo della raccolta presenta il termine scientifico “narcissus” del fiore, elegante e raffinato, dal profumo intenso. Come non pensare alla simbologia che lo vede protagonista di miti e leggende? Gli antichi romani credevano che crescesse nei Campi Elisi, simbolo dell’aldilà. In seguito verrà associato ad aspetti negativi e addirittura tossici. Ovidio narra di un giovane, Narciso, che, invece di accettare l’amore della fanciulla Eco, preferisce contemplarsi tanto da annegare per baciare la propria immagine riflessa nell’acqua. Da qui una tendenza: il narcisismo, alta considerazione del proprio ego e scarsa attenzione verso gli altri. Nella citazione, Pasolini compendia due elementi: bellezza affascinante e senso di morte. La Giampà, che dimostra di conoscere a fondo le culture greca e latina, nella sua opera, mette in luce antitesi costanti: vita-morte, gioia-dolore, illusione-delusione con uno sfondo ricco di immagini e colori; prevalgono toni tenui e sfumati, ma a volte irrompe una tavolozza cromatica variopinta come la festosa gerbera." Dalla prefazione di Alessandro Quasimodo.
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Anno edizione:2023
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