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Anno edizione: 2023
Anno edizione: 2023
Mildred è un’intellettuale americana di ventisei anni che vive a Berlino negli anni dell’ascesa al potere del nazismo. Durante la Seconda Guerra Mondiale la giovane diventa il cuore pulsante di una delle più grandi reti di resistenza della Germania. La pronipote Rebecca Donner racconta la storia di una donna libera, arrestata e decapitata per non aver mai rinunciato alle sue idee.
«Rebecca Donner ha scritto un ritratto meravigliosamente ricco di una donna molto coraggiosa. Sebbene non meno che scrupolosamente ricercata, questa biografia fa esplodere il genere della ‘biografia’: sperimentale ma riuscita, la storia di Donner si legge con la velocità di un thriller, la profondità di un romanzo e l’urgenza di un saggio, come una miscela profondamente avvincente di Alan Furst e W.G. Sebald.» - James Wood
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Molto difficile recensire questa lettura, a partire dalla definizione del genere. Non è un saggio, non è un romanzo e non è una biografia romanzata. E' una sorta di ricostruzione di uno dei periodi più bui della storia (ma il presente non scherza!!!) attraverso la testimonianza della prozia dell'autrice: Mildred Harnack, giovane intellettuale americana che vive a Berlino nel momento dell'ascesa politica di Adolf Hitler e che, alla fine, viene arrestata e decapitata per le sue idee e la sua attività nel contesto sociale e politico. Ma Rebecca Donner usa uno stile molto distaccato, glaciale, asettico riportando i fatti in 600 pagine che, a fatica, si leggono tutte. Alcuni fatti sono poco noti e su altri è opportuno riaccendere il ricordo, ma questo genere che penso di poter definire "ibrido" non ha propulsione di sorta. Antonio Scurati con "M" ha proposto una lettura interessante, attenta, ironica, accorata e potente della tragica figura di Mussolini. Rebecca Donner è molto lontana dall'ottenere questo risultato: la pura cronaca, per quanto documentata e dettagliata, risulta sterile nella descrizione di Adolf Hitler, altra tragica e criminale figura di quel tempo sciagurato. Per non penalizzare troppo le buone, indiscutibili, intenzioni aggiungo mezza stella ad una lettura di cui, comunque, si può benissimo fare a meno.
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