Difficile definirlo ed incanalarlo in un genere letterario, la cosa che si avvicina di più è l’autofiction, dove il narratore è l’autore stesso, che racconta episodi della sua vita (forse accaduti realmente, o forse no, o forse in parte), attraverso un flusso di ricordi e riflessioni che si dividono in capitoli, ogni capitolo corrispondente ad un episodio particolare del suo vissuto da cui si dipanano riflessioni sulla vita, sul cambiamento del mondo, su se stessi, in un mix di narrativa, poesia, saggistica, dialoghi, racconti nel romanzo, metaletteratura. Un mix brillante e profondo che mi ha agganciato, mi ha intrigato, mi ha fatto legare ad ognuna di queste pagine con un’ intensità davvero notevole, tanto che spesso sono tornata a leggerne dei passaggi. Uno dei migliori libri che io abbia mai letto. La nuova frontiera della letteratura americana è Ben Lerner.
