Grazie a chi me lo ha regalato. Mi ha dato l'opportunità di leggere un bel libro. Un libro visionario e commovente, ma che pone interrogativi. E' lecito ricreare gli uomini, clonarli? E soprattutto per lo scopo per i quali sono stati clonati? Anche i cloni, una volta creati, hanno un'anima! Una storia di umanità e affetti che diventa struggente, descritta e raccontata molto bene. Forse si dilunga un po' troppo, a mio parere, nei particolari; ma ti tiene avvinto al racconto. A me ha posto degli interrogativi sulla liceità di determinati scopi scientifici.
«Un romanzo meraviglioso, il migliore che Ishiguro abbia scritto dai tempi del sublime "Quel che resta del giorno".» – The Washington Post
Kathy, Tommy e Ruth vivono in un collegio, Hailsham, immerso nella campagna inglese. Non hanno genitori, ma non sono neppure orfani, e crescono insieme ai compagni, accuditi da un gruppo di tutori, che si occupano della loro educazione. Fin dalla più tenera età nasce fra i tre bambini una grande amicizia. La loro vita, voluta e programmata da un'autorità superiore nascosta, sarà accompagnata dalla musica dei sentimenti, dall'intimità più calda al distacco più violento. Una delle responsabili del collegio, che i bambini chiamano semplicemente Madame, si comporta in modo strano con i piccoli. Anche gli altri tutori hanno talvolta reazioni eccessive quando i bambini pongono domande apparentemente semplici. Cosa ne sarà di loro in futuro? Che cosa significano le parole "donatore" e "assistente"? E perché i loro disegni e le loro poesie, raccolti da Madame in un luogo misterioso, sono così importanti? Non lasciarmi è prima di tutto una grande storia d'amore. È anche un romanzo politico e visionario, dove viene messa in scena un'utopia al rovescio che non vorremmo mai vedere realizzata. È uno di quei libri che agiscono sul lettore come lenti d'ingrandimento: facendogli percepire in modo intenso la fragilità e la finitezza di qualunque vita.
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<p>Collana ''Super ET'' [titolo originale: Never Let Me Go] - Brossura editoriale di 291 pagine. Traduzione di Paola Novarese. Copia come nuova, ovvero mai letta -- Nono classificato nella lista dei migliori romanzi del XXI secolo secondo il New York Times -- Kathy, Ruth e Tommy sono cresciuti in un collegio immerso nella campagna della provincia inglese. Sono stati educati amorevolmente, protetti dal mondo esterno e convinti di essere speciali. Ma qual &egrave;, di fatto, il motivo per cui sono l&igrave;? E cosa li aspetta oltre il muro del collegio? Solo molti anni pi&ugrave; tardi, Kathy, ora una donna di trentun anni, si permette di cedere agli appelli della memoria. Quello che segue &egrave; la perturbante storia di come Kathy, Ruth e Tommy si avvicinino a poco a poco alla verit&agrave; della loro infanzia apparentemente felice, e al futuro cui sono destinati. Un romanzo intenso e commovente dall'autore di ''Quel che resta del giorno''.</p>.
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Autore:
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Anno edizione:2007
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Ishiguro da grande scrittore qual è, parlando di un argomento così particolare e terribile, ha saputo inquadrare e rendere quella l’atmosfera ovattata e quasi surreale che avvolge i personaggi principali, Kathy compresa e di cui rispecchia l’incertezza. I suoi ricordi infatti seguono il filo di una memoria piuttosto fredda, senza una cronologia, con tanti sottintesi: ti dice con chi ha vissuto, dove ha vissuto e alla fine anche ciò per cui è nata….ma la maggior parte delle sensazioni sue e dei suoi compagni scaturiscono dal non detto, dal vago, come se si avesse un certo imbarazzo. Anche gli insegnanti si comportano allo stesso modo. Eppure la vita e dentro e fuori il college scorre normalmente come in un mondo perfettamente umano e normale. E’ chiaro che seguendo tutto il racconto il lettore rimane molto perplesso sul fatto che una vita vissuta in una bella scuola con insegnanti comprensivi al massimo e che incoraggiano i rapporti interpersonali e cercano di sviluppare negli allievi tutte le capacità creative possibili, possa annientare l’istinto di autoconservazione che è pure molto forte nell’uomo. Nessuno di loro ha movimenti di rabbia o di rivolta. Anzi tutti accettano la realtà, il destino per cui sono stati creati!!! Non si ribellano, non lottano, forse sognano e sperano magari solo in un rinvio. E vivono come le altre persone: innamorandosi, arrabbiandosi, facendo magari dei dispetti, scrivendo o facendo arte .Ora questo mondo quasi Kafkiano che Isighuro crea, questi personaggi che hanno una loro personalità ma che accettano come dei condannati con cieca sottomissione il loro destino, mi hanno agghiacciato!. Non voglio credere che la storia sia fine a se stessa. Isighuro ci obbliga a farci delle domande, non solo, penso, sul problema di una futuribile clonazione umana ma quanto sull’essenza della vita, sulla sua brevità, e forse anche sulla necessità di impegnarsi fino allo spasimo per viverla tutta, anche se siamo destinati alla morte e all’estinzione!?!! O no??? Certo egli mette a nudo l’angoscia umana che coinvolge tutti nella propria quotidianità ma il suo stile, scevro da patetismi o ridondanze, rende la vicenda così vera da farti venire la pelle d’oca!
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Gabriella Alberti 19 maggio 2016
Ho letto questo libro dopo aver visto il film, e devo dire che entrambi i prodotti mi sono piaciuti. Il libro affronta un tema abbastanza scottante, soprattutto nell'epoca moderna (anche se il setting è quello dell'Inghilterra degli anni 70), quella cioè di creare "esseri umani" al solo scopo di utilizzarli come pezzi di ricambio. Le virgolette sono d'obbligo, perchè il tema centrale del libro è proprio questo: può, gente concepita, nata e cresciuta con quell'unico scopo, essere asseverata agli esseri umani "normali", che un giorno andranno a salvare? Ho discusso a lungo con amici di questo libro, e seppur a detta della maggioranza sia risultato un libro monotono, con poca azione, lento e a volte noioso, penso che lo scopo di Ishiguro sia stato proprio questo: descrivere banalmente la vita dei protagonisti, perchè la nostra vita è, in fin dei conti banale, e quindi concepirla come vita vera. Rimane la domanda più pesante: saremmo mai capaci di arrivare a tanto?
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