Non prendeteci per il Pil! Lavorare meno, vivere meglio e ritrovare la libertà perduta
Nonostante le crisi che si susseguono, economisti, politici e mass media propongono ancora la crescita economica e l'aumento dei consumi come le uniche soluzioni a tutti i mali, mentre invece ne sono la causa principale. In questo agile pamphlet, tratto da alcune conferenze di cui conserva il tono ironico e leggero, Andrea Bizzocchi svela i meccanismi e i paradigmi culturali che impongono una visione economicistica della vita, ed esorta a ritrovare la libertà perduta a causa dei bisogni indotti dal consumismo massificato. In modo appassionato l'autore si scaglia contro un sistema che, promettendo la liberazione da fatica e ingiustizia, ha in realtà realizzato un mondo ingiusto e violento, che ci rende schiavi delle merci e delle mode. Fedele al taglio diretto e molto concreto del libro, l'autore dedica le pagine finali alle esperienze di alcune famiglie e singoli che hanno deciso di "staccare la spina". Una testimonianza a più voci di come sia possibile da subito migliorare la qualità della propria vita, scegliendo la sobrietà e la sostenibilità nel segno della decrescita.
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Anno edizione:2012
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