Una notte ho sognato che parlavi. Così ho imparato a fare il padre di mio figlio autistico - Gianluca Nicoletti - copertina
Una notte ho sognato che parlavi. Così ho imparato a fare il padre di mio figlio autistico - Gianluca Nicoletti - copertina
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Letteratura: Italia
Una notte ho sognato che parlavi. Così ho imparato a fare il padre di mio figlio autistico
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Descrizione


Queste pagine narrano la storia quotidianamente e banalmente vera di Tommy, un simpatico e riccioluto adolescente autistico. E del suo straordinario rapporto con il padre, Gianluca Nicoletti. Di un bambino che a tre anni era tanto buono e silenzioso - forse persino troppo - e di suo padre che, quando un neuropsichiatra sentenziò: "Suo figlio è attratto più dagli oggetti che dalle persone", non trovò tutto ciò affatto strano. (In fondo, era stato così anche per lui: aveva cominciato a parlare tardissimo e ora si guadagnava da vivere proprio parlando; quindi, prima o poi, pure Tommy avrebbe iniziato a farsi sentire.) In seguito, con l'arrivo dell'adolescenza, le cose in famiglia improvvisamente cambiarono: quel bambino taciturno diventa un gigante con i peli, forzuto, talvolta aggressivo, spesso incontrollabile, e Gianluca, chiamato in causa dalla moglie sconfortata, si scopre - suo malgrado - un genitore felicemente indispensabile. "Il padre di un autistico di solito fugge. Quando non fugge, nel tempo lui e il figlio diventano gemelli inseparabili. Tommy è la mia ombra silenziosa" scrive Nicoletti. "È un oracolo da ascoltare stando fermi, e senza troppo arrabattarsi a farlo agitare sui nostri passi. Molto più interessante è respirarlo e cercare di rubare qualcosa del suo segreto d'immota serenità." E allora ecco il racconto dolceamaro, sempre franco e disincantato, di un piccolo universo quotidiano...

Dettagli

18 febbraio 2014
177 p., Brossura
9788804635888

Valutazioni e recensioni

  • Solo Nicoletti con la sua sagace ironia e con parole asciutte, poteva scrivere un libro così. Un libro di cui si sentiva il bisogno, almeno per quelli come me che nel mondo della disabilità sguazzano tutti i giorni per professione, e che si riconoscono nelle sue lapidarie invettive, nelle sue verità per niente sconcertanti a mio avviso (ma sono del settore e non fa testo). Mi è piaciuta ogni frase, ogni riga, ogni spaccato realistico di quella che può essere la vita con un figlio autistico, senza miele ma con la giusta dose di tenerezza e criticità. Non c'è la minima traccia di buonismo, né la ricerca forzata di diversabilità come punto di forza per riscattare una condizione che rende difficile la relazione con l'altro, con tanto tanto affetto però, c'è un amore puro per Tommy, che ci viene offerto tra le pagine e che rappresenta uno spunto di riflessione potente. Declinare le stranezze, le abitudini rigide dei soggetti autistici, con curiosità, rispetto nella difficile e complicata vita quotidiana, vedendone con lucidità limiti e potenzialità.

  • Non ho altre parole per descrivere il libro, amo Nicoletti dai tempi di Golem che cercavo, se possibile, di non perdere. Qui l'ho ritrovato, lucido e leggermente dissacrante, spinto da un amore che ha scoperto giorno dopo giorno e che lo avvolge suo malgrado. Da leggere per entrare un poco nel mondo dei genitori di bambini diversi che diventano grandi in tutti i sensi. Da leggere per comprendere almeno un po', senza falsa compassione o carità pelosa, cosa vuol dire essere genitore di figli che in una qualche maniera non diventeranno mai "grandi"

  • Da la possibilità di vedere come la vita di una famiglia con figlio autistico possa essere difficile e totalmente condizionata. Da dei buoni spunti su come può essere difficile trattare il bisogno sessuale di questi uomini e donne che non hanno niente di diverso dalle persone normali dal punto di vista dei bisogni ma non sono capaci di soddisfarli autonomamente ... Ci sono tuttavia idee e considerazioni sulla residenza o i centri diurni per autistici, anche se giuste, un po' utopistiche e non facilmente attuabili... Non nel sistema come lo conosciamo noi.

Conosci l'autore

Foto di Gianluca Nicoletti

Gianluca Nicoletti

1954, Perugia

Giornalista, nota e pungente voce della radio italiana, conduce la trasmissione «Melog» (Radio 24) e collabora alla «Stampa». È autore di: Ectoplasmi. Esistere nell'aldilà catodico: il potere medianico della televisione, Golem, Perché la tecnologia ci rende umani, Il libro infame. Memorie dal tempo a castello, e, da Mondadori, Le vostre miserie, il mio splendore, Una notte ho sognato che parlavi. Così ho imparato a fare il padre di mio figlio autistico, Una briciola di universo. Come ho iniziato a 52 anni a essere padre, Alla fine qualcosa ci inventeremo, Io, figlio di mio figlio.

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