Il nuovo libro di Piero Angela

Vicidomini è a mio modesto avviso tra i più grandi artisti italiani. Valutarne l’opera di avendo come riferimento solo le apparizioni televisive in contenitori, peraltro, puntualmente inadeguati rispetto alla profondità della proposta è un grosso errore. Non è un caso se artisti e intellettuali del calibro di Cochi Ponzoni, Nino Frassica, Cosimo Cinieri (che insieme a Carmelo Bene si è inventato un teatro d’avanguardia italiano), Marco Giusti, Fulvio Abbate, Stefano Disegni, solo per citarne alcuni, abbiano speso parole più che lusinghiere verso il suo lavoro e non è un caso che l’opera di Vicidomini abbia al suo attivo diverse tesi di laurea e saggi universitari, alcuni davvero apprezzabili. Del teatro di Vicidomini si è occupato anche l’intellettuale e drammaturgo Enrico Bernard, collega e docente presso l’Università di Zurigo. In breve, stiamo parlando di un fenomeno analizzabile solo avendolo visto dal vivo, principalmente per la centralità del corpo e per una non comune esplosione di energia. Nonostante il dato performativo sia un elemento fondamentale, questo libro rappresenta una sintesi decisamente riuscita della sua scrittura umoristica unica e, per immaginario, senza precedenti. Una raccolta godibilissima che contiene i notissimi Prublemi di Matematica, esilaranti temi, poesie, piccole novelle attribuite ad autori inventati - forse tra le cose più pregevoli - che echeggiano insieme lo stile di Dostoevskij e le atmosfere di Kafka e finanche deliranti quiz. L'ho letto in un solo pomeriggio, e credo sinceramente che da molti anni nel nostro paese mancava un comico di tale calibro. Annovero "Il Nuovo Libro di Piero Angela" tra i miei cinque libri preferiti scritti da umoristi italiani.