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Nursing abilitante. L'arte di compromettersi con la presa in carico - Maila Mislej - copertina
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Descrizione


Prendendo le mosse dall'esperienza di Trieste, l'autrice propone un modello di assistenza applicabile in ogni realtà e per ogni aspetto assistenziale. Il testo nasce con l'obiettivo di illustrare agli studenti del corso di laurea in infermieristica gli elementi fondamentali del modello: una nuova definizione di nursing centrata sul processo infermieristico, una grande attenzione all'attività di ricerca, la leadership dell'infermiere nei diversi setting assistenziali e organizzativi.
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Dettagli

2006
1 giugno 2006
Libro universitario
174 p., Brossura
9788874664658
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Indice

PrefazioneRiscattarsi dalla precaria genialità di Roberto Vaccani/ Introduzione/Le ragioni del care1 La storia del sistema di miglioramento 1.1. Il clima organizzativo 1.2. Il ruolo del direttore generale e altri fattori che influenzanoil clima 1.3. Il contesto, la filosofia e gli obiettivi del progetto 1.4. Primo obiettivo: garantire un buon clima organizzativo,Friendly nursing workplaces 1.4.1. La prima ricerca sul clima organizzativo 1.4.2. Le due ricerchemonitoraggio sul clima organizzativo1.5. Secondo obiettivo: migliorare l'assistenza sostenendola motivazione al lavoro e valorizzando le persone1.6. Terzo obiettivo: promuovere le sperimentazioni e una mentalitàflessibile 1.6.1. La sperimentazione di nuovi orari di lavoro1.6.2. La sperimentazione di nuovi servizi1.7. Quarto obiettivo: conoscere il personale 1.7.1. I cambiamenti significativi della dotazione assistenzialedal 1996 al 20051.8. Quinto obiettivo: tutelare la salute degli infermieri 1.9. Sesto obiettivo: far incontrare le capacità e le attitudinidel personale con le attività e le caratteristiche degli assistitie dei servizi 1.9.1. La mobilità del personale1.10. Settimo obiettivo: provvedere all'accoglienza e alla formazionedei neoassunti e del personale in mobilità 1.11. Risultati di processo 1.12. La salute della comunità locale nella società globale(19 novembre 2003) di Eide Spedicato Iengo1.13. Il futuro del sistema di miglioramento: alcune premessesull'infermiere di famiglia e di comunitàdi Flavio Paoletti e Maila Mislej1.13.1. L'indagine conoscitiva e lo strumento di ricerca2 Dal 2005 al 2007: enfasi sui primi tre obiettivie sulla sperimentazione microwin-microaree di Ofelia Altomare, Daniela Bais, Livia Bicego, Darinka Daneu,Barbara Ianderca, Loreta Lattanzio, Flavio Paoletti, ClaudiaRusgnach, Roberta Sapienza, Anna Sicuro, Cristina Stanic eArianna Meriggi2.1. Primo obiettivo: garantire un buon clima organizzativo,il monitoraggio degli indicatori 2.2. Secondo obiettivo: migliorare l'assistenza sostenendo la motivazioneal lavoro e valorizzando le persone 2.3. Prevenire l'incontinenza urinaria 2.3.1. Sintesi dei risultati della ricerca-intervento sull'incontinenza urinaria(anno 2002) 2.3.2. Risultati della ricerca-intervento sull'incontinenzaurinaria nelle residenze sanitarie assistenziali (anni 2004 e 2005): nuoveazioni2.4. Migliorare il trattamento delle ulcere flebopatiche conla ricerca-intervento (anni 2005 e 2006) 2.4.1. Finalità e metodologia 2.4.2. Le caratteristiche del trattamentooggetto di sperimentazione 2.4.3. La formazione 2.4.4. Il campionee gli indicatori2.5. Migliorare la qualità di vita degli anziani istituzionalizzati(anni 2005 e 2006) 2.5.1. Come rendere domestica la struttura' 2.5.2. L'osservatorio sulleresidenze pubbliche e private dedicate agli anziani 2.5.3. La salute oralein rapporto alla qualità della vita2.6. Terzo obiettivo: promuovere le sperimentazioni e una mentalitàflessibile 2.7. I progetti assistenziali individuali integrati nelle microaree(triennio 2005-2007) 3 L'arte del compromettersi con la presa in carico 3.1. Cenni storici sulla psichiatria 3.2. Gli anni della riforma psichiatrica 3.3. La riforma psichiatrica reinventa la professione infermieristicaoltre le mura 3.4. La presa in carico 3.5. La promozione dell'abitare 3.6. Dall'animazione alla riabilitazione 3.7. L'andare a casa 3.8. L'urgenza e l'emergenza 4 La nascita e lo sviluppo del Servizio infermieristicodomiciliare 4.1. Alcune riflessioni sull'istituzionalizzazione, la contenzionee la solitudine4.2. L'assistenza domiciliare a Trieste: nascita e sviluppo(1996-2005) di Maila Mislej, Ofelia Altomare, Loreta Lattanzio, RobertaSapienza e Walter Modola4.2.1. La situazione triestina dal 1996 al 2005 4.2.2. I risultati significatividi dieci anni di attività e il ruolo del responsabile infermieristico4.3. La continuità assistenziale infermieristica tra ospedalee distretti 4.3.1. Dati di efficienza ed efficacia dell'esperienza triestina4.3.2. Il protocollo d'intesa tra l'ass n. 1 Triestina e l'aou OspedaliRiuniti di Trieste 4.3.3. Risultati dal 2002 al 20054.4. La certificazione iso 9001:2000 e la documentazioneinfermieristica 96di Darinka Daneu, Barbara Ianderca, Flavio Paolettie Claudia Rusgnach4.4.1. La documentazione infermieristica 4.4.2. Prime considerazioni4.5. Le indagini telefoniche sulla qualità percepita del Servizioinfermieristico domiciliare (dicembre 2005) (standard iso9001:2000) di Michele Marolla e Anna Sicuro4.5.1. Premessa 4.5.2. Risultati 4.5.3. La domanda aperta: commenti,appunti e suggerimenti5 Le ricerche-intervento più significative realizzatedal 1996 al 2005 5.1. L'assistenza agli anziani nelle strutture protette(ottobre 2001) di Maila Mislej, Diego Canderlic, Annarosa Orele Gabriella D'Ambrosi5.1.1. Vecchie logiche e pratiche 5.1.2. Ricerca 5.1.3. Sperimentazione5.2. Il sur - Servizio unificato delle risposte del Distretto 3(febbraio 2001) di Gabriella D'Ambrosi e Paolo Piller5.2.1. Premessa 5.2.2. Funzioni e modello organizzativo 5.2.3. Risultati anno2000 5.2.4. Prestazioni indotte dal sur ed erogate da altri servizi distrettuali5.3. La gestione ambulatoriale del malato oncologico(dicembre 2002) di Nadia Ritossa5.3.1. Caratteristiche e funzioni del servizio di chemioterapia5.3.2. Approccio olistico: presa in carico globale e qualità dell'habitatlavorativo 5.3.3. Ricerca sulla qualità percepita 5.3.4. Risultati5.4. La ricerca sull'efficacia dei protocolli di trattamento delle lesioni dadecubito (dicembre 2002) di Roberta Sapienza, Cinzia Orlando e Diego Canderlic5.4.1. Caratteristiche delle medicazioni avanzate 5.4.2. Obiettividella ricerca e indicatori 5.4.3. Metodologia 5.4.4. Gruppo sottopostoa sperimentazione e campione di controllo 5.4.5. Risultati5.4.6. Valutazione dei costi5.5. L'incidenza delle lesioni da decubito e i costi dell'azienda(gennaio 2005) di Roberta Sapienza, Cinzia Orlando e Diego Canderlic5.5.1. Rilevanza dei soggetti accolti in assistenza domiciliare già affetti dalesioni da decubito 5.5.2. Trattamento delle lesioni da decubito e costi5.6. La sperimentazione della metodica del prelievocapillare per la misurazione dell'International Normalized Ratioe determinazione della terapia anticoagulante(dicembre 2002) di Irene Tretjak, Gianna Benvenuto e Michele Marolla5.6.1. Il metodo 5.6.2. Indagini sulla qualità percepita 5.6.3. Estensionedella sperimentazione ai servizi distrettuali5.7. La terapia comportamentale per prevenire l'incontinenza urinarianell'anziano (gennaio 2003) di Barbara Ianderca e Cinzia Orlando5.7.1. Ricerca-intervento (29 luglio-31 dicembre 2002)5.7.2. Realizzazione del progetto: risultati5.8. La gestione territoriale integrata del malato con scompensocardiaco cronico (ottobre 2002) 141di Donatella Radini, Raffaela Fonda, Cinzia Orlandoe Franco Humar5.8.1. Infermieri e scompenso cardiaco: il Trieste Heart Failure Project5.8.2. Ruolo dei responsabili infermieristici e degli infermieri nel thfp6 Gli stage all'estero finanziati dall'Unione europea 6.1. I servizi danesi 6.2. I servizi svedesi 6.2.1. I servizi comunali 6.2.2. I distretti sanitari (Vardcentral)6.2.3. Il raccordo con il Pronto soccorso7 Conclusioni di Maila MislejAppendice /Note /Bibliografia /Maila Mislej con le sue parole

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