Libro vilipendioso e deturpante nei confronti del nostro idioma, oltre che sfregiante la pazienza del lettore normalmente tollerante e buonista. L'autrice, a mio modesto giudizio, non si arrampica semplicemente sulla scopiazzatura e sul ricorso all' altisonanza di cognome e di carica, ma ostenta una padronanza di atmosfere geografica e narrativa, che evidentemente non le appartiene. Libro acquistato nel corso di un recente e infelice firmacopie. Non basta un bel vestito e un buon maquillage, oltre alle moine e al sorriso accalappiatore per imbrogliare il lettore: bisogna, innanzitutto, saper scrivere. Pessimo acquisto.
L'ombra del girasole
Victoria Branston è una giovane manager americana di appena ventidue anni, temprata da un passato infelice: quand'era adolescente ha perso entrambi i genitori in circostanze misteriose. In seguito alla tragedia William Sean, presidente degli Stati Uniti e datore di lavoro del padre della ragazza, la ospita alla Casa Bianca. Ma quando Victoria torna nella casa d'infanzia e incontra Paul, vicino di appartamento e giornalista intraprendente, riemergono in lei ricordi sopiti e angoscianti che la costringono a rivivere il giorno del rapimento. Scoprirà così la verità sui propri genitori, la loro vera identità, la forza del passato che torna da un luogo e un tempo remoti per prendersi la propria feroce, bruciante vendetta.
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2019
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Jennifer D'Orazio 21 ottobre 2019
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TERENCE BUFFETTI 02 ottobre 2019
Mi spiace essere così critico verso la signora Bosco. Da bambino mi hanno insegnato che le donne non si toccano neanche con un fiore. Pertanto modero i toni espressivi del mio giudizio, limitandomi a sottolineare di non aver gradito la "qualità" di questo acquisto. Mi si permetta d' invocare la par condicio però: questo "girasole" non dovrebbe toccare i banchi di vendita del prodotto "libro" ,secondo il mio modesto parere. Il consumatore, in questo modo, si confonde e la correttezza espositiva del nostro idioma viene messa in ombra senza pietà. Chiedo perdono all'autrice e prometto sin d'ora di comprare il suo eventuale prossimo "libro", perché tutti nella vita possono sbagliare qualche volta.
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Per aversi ombra deve esistere materia proiettante. Questo "girasole" non è. La parabola descrittiva in oggetto somiglia al delirio elucubrativo di un computer con la febbre, che, senza antivirus, ha troppi circuiti in tilt. Forse è per questo che non mi ha convinto: l'italiano non è un' opinione. O lo si rispetta o lo si massacra. Qui è stato ucciso. E nessuno ha fatto niente, prima che uscisse questo "capolavoro" di efferatezza e crudeltà verso la cultura, per fermare l'eccidio della nostra lingua. Pagine che offendono la comune intelligenza, e deludono le aspettative del lettore di miti pretese. Si può non essere d'accordo sullo stile, può non piacere la trama, ma le ripetizioni , gli "allungamenti di brodo" da scolaretti, l' inappropriato utilizzo della consecutio, non si possono scusare. Al banco degli imputati, però, ci vado io che ho comprato e letto questo libro, non chi l'ha scritto e chi l'ha pubblicato. Lo sconsiglio sinceramente: mi si conceda almeno l' attenuante di essere stato tratto in inganno dall' inopportuno battage!
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