Giuseppe R
10 marzo 2017
Deludente, e non per Kavafis, quanto per la traduzione (del grande Ceronetti). La cosa grave che Ceronetti fa è non limitarsi a tradurre Kavafis in italiano e riscrivere del tutto i componimenti secondo lo stile e la poetica propri. Confrontare il testo greco a fronte è rivelatore: tutto viene stravolto (dalla struttura dei versi fino al loro ordine), tutto diventa riformulato secondo i canoni evidenti della poesia italiana del '900. E così la poesia limpida di Kavafis diventa arzigogolata con inversioni esasperate che rendono difficile la comprensione non della poesia, ma semplicemente di un periodo o di una semplice frase.
