Omicidio di Natale per Hercule Poirot

E' il quinto libro che Sophie Hannah scrive su Poirot, ed è il quinto che leggo. MA. E qui il MA è piuttosto grosso. MA non mi convince. E il bello è che non è solo questo quinto libro a non convincermi, E' dal primo! E allora perché continuo a leggerli? La risposta è "per amore di Poirot". Ebbene sì. Tra tutti gli investigatori creati da Agatha Christie, per me Poirot è il migliore. Ma torniamo ai MA. La trama non è male, la storia regge ed è piacevole. Anche qui Poirot ha il suo fido assistente che, con Sophie Hannah, ha il volto dell'ispettore Edward Catchpool. MA è Poirot a non essere Poirot. E' ovvio che non mi aspettassi di ritrovare Agatha Christie, ma secondo me Sophie Hanna non ha reso Poirot al 100%. Il rapporto Poirot-Catchpool sembra velato da una sorta di "scettismo" da parte di quest'ultimo, un po' come se non condividesse appieno i ragionamenti di Poirot, ma ubbidisse ugualmente. Niente a che vedere con Hastings. E poi la lunghezza del libro. Sia chiaro, niente contro i "polpettoni" di mille pagine, non è la lunghezza del libro in sé. E' che Agatha Christie riusciva a far snodare le trame dei suoi libri in metà pagine senza mai perdere un colpo. Qui, invece, ci sono pagine intere messe lì solo per allungare un po' il libro. Faccio un esempio. Sul finale Poirot riunisce tutti in una stanza per svelare l'identità del colpevole. E abbiamo quasi due capitoli in cui vengono dette e ridette le stesse cose, tra ricapitolazioni ripetute e commenti di Catchpool che, in qualità di narratore, continua ad elencare tutte le cose che ancora non ha capito. A questo punto la domanda è d'obbligo: consiglierei questo libro? No. MA (lo so, questa recensione ne contiene molti) leggeri un eventuale sesto libro? Si. Perché, per quanto Sophie Hannah non mi convinca è come se fosse un segno di rispetto per Poirot. Belli o no i libri, finché ci saranno nuove indagini per Poirot ci sarà sempre una parte di me, la più curiosa, che non riuscirà a rinunciare a leggerle

Lo avevo comprato come "lettura leggera", entusiasta di incontrare di nuovo uno dei miei personaggi preferiti... invece mi sono ritrovata invischiata in una trama intricata e dalla soluzione un po' troppo labile. Gli indizi e gli interrogatori portati avanti dai nostri due investigatori sono riportati solo in parte, dando poca opportunità al lettore di provare a risolvere il caso insieme a loro. Poca suspence e, soprattutto nel finale, fin troppo prolisso su questioni che potevano essere risolte in modo molto più conciso. Credo che tornerò alla vera Agatha.

Preso per regalo ad un'appassionata di Agatha Christie, molto apprezzato.