Dopo aver letto Zubi zuri, ho deciso di proseguire con questa raccolta di Stefania Clerici, Opicopà. Anche stavolta mi ha sorpreso per la delicatezza e la profondità con cui riesce a raccontare emozioni complesse attraverso versi semplici ma mai banali. Rispetto alla raccolta precedente, qui ho sentito ancora di più una voglia di scavare dentro le cose, di capire, di dare un senso anche a ciò che fa male. Ma sempre con uno stile pulito, rispettoso, che non vuole mai stupire a tutti i costi. C’è tanta verità in questi versi, e credo sia questo il motivo per cui mi sono piaciuti. Lo consiglio a chi cerca una poesia sincera, che sa essere riflessiva ma anche leggera quando serve. Un libro da leggere poco per volta, lasciando che ogni poesia si posi con calma.
Opicopà. Poesie 2008-2015
"Opicopà è una parola inventata da mio marito Fabio, quand'era bambino: secondo i racconti di mia suocera gli "piaceva" lanciare in aria oggetti, al grido di "Opicopà!". Anche a me piace "lanciare in aria" le parole, nella speranza che qualcuno le raccolga."
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Anno edizione:2015
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fab 05 giugno 2025Emozioni vere in versi leggeri
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