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Ospedali & salute. Tredicesimo rapporto annuale 2015 - copertina
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Descrizione


Il sistema ospedaliero italiano (cui afferiscono 60,5 miliardi di euro di spesa pubblica e in cui operano 650 mila addetti complessivi) è stato messo sotto osservazione anche quest'anno attraverso il 13° Rapporto "Ospedali & Salute". Il presidio interpretativo 2015 resta stabilmente ancorato a due punti di vista: quello di far dialogare la sanità "reale" (costituita da pazienti, cittadini e dipendenti) con la sanità "finanziaria" (attenta ai livelli di spesa e all'efficienza di funzionamento) e quello di garantire un migliore equilibrio del sistema misto pubblico/privato, previsto dal D.Lgs 592 del 1992 e peraltro percepito ed utilizzato come tale da utenti e cittadini. Dall'insieme dei dati emerge come il sistema ospedaliero pubblico abbia bisogno di affrontare una profonda revisione, non rimandando l'onere di ristrutturazione e di riorganizzazione che gli compete, tanto più che esso utilizza l'86% delle risorse economiche pubbliche per l'ospedalità contro il 14% della componente privata accreditata, la quale continua a fornire peraltro il 27% delle giornate di degenza complessiva.
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Dettagli

2015
10 dicembre 2015
Periodico
352 p., Brossura
9788891727534
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Indice


Indice

Gabriele Pelissero, Giro di boa
Introduzione
Parte I. La divaricazione tra sanità “finanziaria” e sanità “reale”
L’esigenza di affrontare la tenuta del sistema universalistico e solidale
(La fotografia di un sistema ospedaliero misto pubblico/privato sotto sforzo; La percezione soggettiva di un logoramento progressivo; L’appesantimento oggettivo di oneri e di disservizi che creano un “paziente scoraggiato”; La reattività di utilizzatori e cittadini; La necessità di un ripensamento responsabile del Servizio Sanitario Nazionale nell’opinione dei care-giver; Una propensione ancora limitata a curarsi negli altri Paesi europei)
L’esigenza di ristrutturare e riorganizzare la “macchina” ospedaliera pubblica
(Una stima dei sovracosti su cui poter fare efficienza; Gli ammortamenti come parte non trasparente del ripianamento del disavanzo “reale”; La presenza di costi aggiuntivi impliciti di personale; Un confronto coerente di risultati tra il 2014 e il 2015)
La necessità di leggere la spesa nelle sue dimensioni reali
(Un investimento più limitato e in contrazione rispetto agli altri Paesi; Un impiego rallentato di risorse a parità di prestazioni per il privato accreditato)
Parte II. L’opinione di utilizzatori e cittadini nell’analisi congiunturale 2015
Un rapporto più “attivo” con i servizi ospedalieri da parte degli utilizzatori effettivi
(Un accesso lievemente più pronunciato ai servizi; Un ricorso più marcato alle strutture private; Una propensione in crescita nel valutare le alternative)
Un atteggiamento più consapevole e critico da parte dei cittadini
(Una conoscenza maggiore circa le opportunità di scelta della struttura; Una valutazione prevalentemente positiva del sistema ospedaliero, ma con segnali recenti di critica; Un riferimento costante al sistema misto pubblico/privato accreditato)
Il set annuale di indicatori sull’accesso alle strutture ospedaliere
(L’indicatore di crescita di un sistema misto; L’indicatore del livello di soddisfazione dei servizi; L’indicatore della propensione a scegliere da parte dei cittadini)
Parte III. Ospedalità pubblica e ospedalità privata nell’esperienza dei care-giver
L’accesso ai servizi ospedalieri e la relativa valutazione
(L’andamento delle prestazioni utilizzate e del conseguente livello di soddisfazione; Il giudizio più in generale sui servizi sanitari e assistenziali della propria Regione)
Il funzionamento dei servizi ospedalieri pubblici e l’eventuale accesso a quelli privati
(Miglioramento o peggioramento degli ospedali pubblici e del trattamento del paziente in particolare; Il ricorso al privato a seguito di eventuali disagi subìti dal care-giver e/o dai suoi familiari; Le funzioni svolte dagli ospedali privati accreditati sul territorio dell’intervistato)
Un sistema sanitario da preservare, ma da riqualificare
(Il logoramento percepito del sistema sanitario “reale”; L’andamento del fenomeno del rimando e/o della rinuncia alle cure; Un nuovo ciclo di responsabilità diffusa per difendere e migliorare il welfare sanitario e ospedaliero)
Parte IV. Gli indicatori statistici
I dati di struttura
(La presenza di istituti pubblici e di istituti privati accreditati; La distribuzione dei posti letto; La dotazione di apparecchiature)
I dati di attività
(Le giornate di degenza e il tasso di utilizzo; Le tipologie dei ricoveri e dei dimessi; I DRG più diffusi; Le attività classificate a seconda delle maggiori categorie diagnostiche; Le attività classificate per disciplina; La mobilità sanitaria)
Le informazioni sul personale
(L’andamento degli addetti nel tempo; La situazione degli addetti per territorio)
I dati di spesa
(L’andamento dei flussi nel tempo; La spesa sanitaria a confronto)
Allegati
(La metodologia utilizzata; L’indice delle tabelle strutturali; Le tabelle di dettaglio dell’indagine sugli individui; Le tabelle di dettaglio dell’indagine sui care-giver).

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