Nata nel secolo scorso,in una società chiusa come quella sarda degli ultimi anni dell'800, dove una donna nasce per essere madre e moglie, Grazia Deledda scrive.E lo fa parlandoci con un linguaggio semplice,quanto mai banale che ci rivela come i sentimenti siano sempre gli stessi in qualsiasi epoca. Essa ci confida un determinato periodo della sua vita e di un suo dramma particolare, e tutto ciò che ci racconta,grazie alle sue bellissime descrizioni e al suo modo lineare di esprimersi,prende vita nella nostra mente come se fosse reale.E così mentre leggiamo ci appaiono vivi e carnali i personaggi che ella incontra, e ci rattristiamo delle sue angosce e ci rallegriamo delle sue gioie.E quando ella ci racconta di quando ancora fanciulla si innamora, ecco che ci innamoriamo anche noi, e riviviamo nelle sue parole i momenti in cui sono nati i nostri amori. Questo romanzo è come una bella musica, che ti schiarisce l'anima e che ti fa sentire tutta la giovinezza e la vitalità della protagonista, la quale , giustamente, in un impeto di gioia ci confida:"Tutto ha diritto a vivere, intorno a me,poiché viva son pur io."
Il paese del vento
"Nonostante tutte le precauzioni e i provvedimenti del caso, il nostro viaggio di nozze fu disastroso. Ci si sposò di maggio, e si partì subito dopo la cerimonia: un bel mezzogiorno ventilato, fragrante di fiori. Rose, rose, ci accompagnavano: le fanciulle le gettavano dalle loro finestre, con manciate di grano e sguardi d'invidia amorosa: la stazione ne era tutta inghirlandata; e rosseggianti anche le siepi della valle. Rose e grano: amore e fortuna: tutto ci sorrideva. La mèta del nostro viaggio era sicura, adatta alla circostanza: una casetta fra la campagna e il mare, dove il mio sposo aveva già qualche volta villeggiato: una donna anziana, discreta, brava per le faccende domestiche, da lui già conosciuta, doveva incaricarsi di tutti i nostri bisogni materiali. E noi si sarebbe andati a spasso, lungo la riva del mare, o fra i prati stellati di ligustri, o più in là fra i meandri vellutati di musco della pineta canora".
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Autore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2009
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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GIOVANNA BIANCO 17 novembre 2010
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