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Anno edizione: 2018
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Eco non lascia nulla al caso sfruttando tutte le sue conoscenze complottistiche del tempo: non si deve credere a qualsiasi cosa che ci venga proposta ma dubitare ragionare approfondire studiare. Riflettere anziché prestar fede è l'unica strada per sopravvivere alla follia dei nostri tempi. e se il nome della rosa ha colpito gli appassionati di ECO anche questo vi ecclisserà al suo interno. Buona lettura!
"Il pendolo di Foucault" (1988) è il secondo romanzo di Umberto Eco, a otto anni di distanza dal folgorante esordio in narrativa (per adulti) con "Il nome della rosa" (1980), vincitore del Premio Strega e bestseller delle classifiche mondiali. "Il pendolo di Foucault" è uno dei più sofisticati e insieme radicali libri dell’autore piemontese scomparso nel 2016. Per capire cosa intendiamo, basta guardare all’architettura interna del romanzo. Anzitutto, si presenta con una struttura “cabalistica”: il libro è diviso in dieci parti, ciascuna corrispondente ai dieci sefirot. Un percorso in salita (quello narrativo della storia) che corrisponde a una discesa verso gli abissi (dell’animo dei personaggi). A un evidente stratificazione stilistica di rimandi numerici e bibliofili, fa da contraltare una non meno complessa stratificazione narrativa… Non proprio un meccanismo da scatole cinesi, "Il pendolo di Foucault" è semmai una raffinata partita a scacchi giocata su un piano verticale. Dopo aver sviscerato quasi ogni teoria del complotto (dalla Pietra Filosofale ai Templari, dal Sacro Graal ai Rosa-Croce e via dicendo), tutte le dottrine esoteriche-alchemiche, ovviamente Eco va a parare dalle parti dei Protocolli dei Savi Anziani di Sion. Ma al paganesimo mitteleuropeo e alle cospirazioni ultrasecolari, Umberto Eco associa un irripetibile tratto ironico. La sua scrittura di bocca buona rende il romanzo troppo complesso per un lettore medio di gialli d spiaggia. Non che sia un male, ma se si pensa che la storia è praticamente la stessa de "Il Codice da Vinci" (2004) e che il libro di Dan Brown può essere letto persino dei ciechi (cosa che lo ha reso un fenomeno mondiale), un po’ indispettisce...
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