Poirot e i Quattro è un po' diverso dagli altri romanzi con Poirot. Infatti non si tratta di un giallo classico, con omicidio in ambiente chiuso e poche persone coinvolte, ma di un complotto internazionale che vedrà gli investigatori spostarsi da un paese all'altro per indagare su diversi omicidi e sul complotto alla loro base. I Quattro del titolo sono infatti i membri di una banda criminale molto sofisticata, e già da questo si capisce che i personaggi sono anche più interessanti del solito. Lo stile della Christie è sempre ottimo e molto scorrevole, ma in questo caso devo dire che alcuni elementi mi sono risultati troppo banali e prevedibili. Una lettura non particolarmente notevole ma comunque piacevole, come del resto tutti i libri di Agatha Christie.
In questo romanzo Poirot si trova di fronte a un nemico infinitamente pericoloso: un'organizzazione capeggiata dalle quattro più terribili menti criminali del mondo. Guidati da un diabolico mandarino cinese, questi quattro geni del male vogliono impadronirsi dell'intero pianeta servendosi di misteriosi e potentissimi mezzi di distruzione. Una partita insolitamente rischiosa per Poirot. Ma anche questa volta, sostenuto dal fedele capitano Hastings, riesce a sventare la minaccia, grazie anche a una risorsa inaspettata.
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Edizione:3
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Fabiola Galati 10 marzo 2017
Il libro è orchestrato bene, ma in generale ci son stati quattro (ah, le coincidenze!) punti che non mi hanno convinto: 1) Poirot è il mio investigatore preferito, ma il suo "ambiente", almeno a mio parere, è quello del "giallo classico", non il mondo delle spy story. Le spy story della Christie, come ogni suo scritto, sono sempre godibili e divertenti, ma sfociano nell'incredibile e nel rocambolesco, quindi finiscono per essere inverosimili - sì, le spy story sono quasi tutte così per esigenze di copione, ma non trovo i personaggi della Christie adatti a questo genere; 2) Rifacendomi al punto 1, sarà appunto stata colpa dell'ambientazione, ma non ho avvertito la "magia" delle storie con Poirot. Per carità, il libro è scorrevolissimo, incalzante e l'ho letto quasi tutto d'un fiato, ma ho trovato tutto... piatto, perfino i personaggi (nonostante le deduzioni di Poirot finanche troppo brillanti) e con troppe/molte coincidenze e/o fatti straordinari; 3) Il finale mi ha lasciato inappagata e un po' delusa. Scioglimento troppo rapido e semplicistico; 4) Non ho apprezzato i parallelismi con Sherlock Holmes. In conclusione, libro che ho trovato divertente e di grande intrattenimento, ma il Poirot che amo è un altro.
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