Will è una pagina Instagram di approfondimento politico e sociale che, sebbene sia nata solo nel 2020, si è rapidamente affermata per autorevolezza, freschezza e fruibilità. Il passaggio dalla produzione on line a quella off line con questo libro mi ha subito incuriosito ed attratto, in quanto unisce due aspetti che mi interessano molto: politica e comunicazione digitale. Le aspettative non sono state deluse in quanto "Politica Netflix", un neologismo che indica le nuove forme di creazione e fruizione di informazione e partecipazione politica, in cui hanno un peso significativo influencer e contenuti off line C'è, naturalmente, sovrabbondanza di termini tecnici in lingua inglese che potrebbero creare confusione nei non addetti al settore, ma se si ha la costanza di superare i capitoli più "economicostici", o quelli del "brand activism", e si arriva all'ultimo capitolo dedicata al (fu) ddl Zan, si viene ripagati per la tenacia.
Politica Netflix. Chi detta l'agenda nell'era dei social
Fin dal primo giorno in Will riflettiamo sulle evoluzioni dell'informazione e del dibattito social. E osserviamo come a infiammare la discussione sui grandi temi politici e sociali siano, sempre più spesso, soggetti non tradizionalmente politici: brand, influencer, celebrità, creator online. Soggetti capaci di accendere un faro su un tema e di renderlo istantaneamente centrale nel dibattito pubblico, grazie alla forza virale dei social. È un fenomeno di agenda setting inedito: lo abbiamo chiamato “Politica Netflix”. Ma dopo la battaglia social combattuta a colpi di like e di live, quando dalla piazza virtuale si passa alla piazza fisica, che cosa resta in termini di consapevolezza su quel tema? C'è un impatto? È quello che abbiamo analizzato nel nostro primo libro, “Politica Netflix”, scritto dalle autrici e autori di Will Media, insieme a Lorenzo Pregliasco e Giovanni Diamanti. Adottando questa prospettiva, abbiamo riletto alcune vicende chiave nel dibattito degli ultimi anni: dal movimento #MeToo, ai documentari “The Social Dilemma” e “Seaspiracy”, fino alla battaglia intorno al disegno di legge Zan. Che ci svelano qualcosa di più su come saranno la politica, l'informazione e l'attivismo del futuro.
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Curatore:
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Editore:
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Anno edizione:2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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gigateo 18 marzo 2022Tra agenda setting e brand activism
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