Ho preso questo libro leggendo un articolo di Repubblica dove veniva magnificato, purtroppo l'ho trovato insopportabile, lungo in modo impressionante e a volte anche irritante. Il rapporto tra la voce narrante, una famosa scrittrice, e la sua governante procede a lungo senza esserci mai un vero incontro, l'altro (la governante) rimane relegata il più delle volte nel ruolo della persona incomprensibile e assolutista che implicitamente chiede alla sua controparte una adesione totale alle sue scelte a volte scriteriate senza che per altro la controparte cerchi veramente di trasformare una relazione chiaramente univoca in un rapporto a due vie. L'altro è solo un mondo strano, bizzarro, che attrae come una qualsiasi curiosità, ma non parla mai veramente al cuore. Tutto per lo più procede in un non detto che rende il racconto, nonostante l'evidente abilità dell'autrice, piuttosto vacuo, inconsistente e costruito, se non forse utile a coloro che totalmente assorbiti nel loro mondo attingono fugacemente ad una dimensione altra e diversa che, però, in fondo gli rimane totalmente preclusa, per incapacità, insensibilità, mancanza di sincera empatia. La governante muore, la scrittrice sopravvive, ma del suo personaggio a me è rimasta solo l'inconsistenza di un personaggio che guarda gli altri solo nella loro inattingibilità, sebbene dall'incontro ci si sarebbe aspettati una trasformazione.
È un rapporto molto conflittuale, fatto di continue rotture e difficili riconciliazioni, a legare la narratrice a Emerenc Szeredàs, la donna che la aiuta nelle faccende domestiche. La padrona di casa, una scrittrice inadatta ad affrontare i problemi della vita quotidiana, fatica a capire il rigido moralismo di Emerenc, ne subisce le spesso indecifrabili decisioni, non sa cosa pensare dell'alone di mistero che ne circonda l'esistenza e soprattutto la casa, con quella porta che nessuno può varcare. In un crescendo di rivelazioni scopre che le scelte spesso bizzarre e crudeli, ma sempre assolutamente coerenti dell'anziana donna, affondano in un destino segnato dagli avvenimenti più drammatici del Novecento.
Venditore:
Informazioni:
<p>Traduzione di Bruno Ventavoli.</p> Brossura p.247 p. 9788806186173 Buono (Good) Ordinari segni d'uso e del tempo alla brossura.
Immagini:

-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2007
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
-
silvia masoni 27 giugno 2014
mi ha fatto venire in mente "l'eleganza del riccio", ma mi e' piaciuto molto di più.
-
Due anime cosi' diverse si incontrano per caso e necessita'. Padrona e serva cosi' opposte. Divise da una porta,da differenze,carattere,passato. Lentamente si svitano i bulloni dei cardini e si confrontano e scontrano,si capiscono toccandosi appena in una storia di rispetto,scelte e bisogno dell'altro. Due anime cosi' diverse, che si osservano. La Szabo cadenza le parole scoprendo a poco a poco i personaggi autentici. Le pagine del libro hanno il battito cardiaco di Emerenc e tutti i suoi pensieri,l'analisi di giorni che fanno vita,la vita di un piccolo paese,di una domestica e della sua padrona,un luogo non luogo che sposta l'attenzione sull'anima dei protagonisti. Chi legge arriva fino a la porta spinto dalla curiosita' di aprirla e guardarci ancora piu' dentro. Bellissimo.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it