Il porto degli spiriti - John Ajvide Lindqvist - copertina
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Letteratura: Svezia
Il porto degli spiriti
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Descrizione


Nel 1985 John Lindqvist ha diciannove anni, pochi soldi in tasca e un sogno nel cassetto: diventare un mago famoso. Lasciatosi alle spalle il sobborgo di Blackeberg dove è cresciuto, si trasferisce in una nuova casa al centro di Stoccolma per muovere i primi passi nella vita adulta. Ma quello che accade nei pochi mesi trascorsi in quel cubo di mattoni dove a stento filtra la luce scaglia la sua vita in una direzione completamente diversa da quella prevista. Strani fenomeni cominciano a turbare la quiete apparente del condominio, una voce misteriosa telefona ripetutamente per sapere se è arrivato un certo Sigge, vicini sospettosi sembrano legati da un patto segreto e il ritornello di una nota canzone pop fluisce dalle pareti di roccia che segnano il confine fra l’edificio e il tunnel di Brunkeberg. La cosa più sconcertante, tuttavia, è la sostanza nera e gelatinosa penetrata da una fessura nel soffitto della lavanderia, che si rivelerà essere la porta verso un’altra dimensione: la stessa distesa erbosa, sovrastata da un cielo blu, su cui erano finiti i personaggi di "Musica dalla spiaggia del paradiso", di cui "L’altro posto" è l’ideale continuazione. I viaggi nell’altra dimensione cambieranno la vita di John e lo porteranno a conoscere i desideri inconfessabili e i drammi laceranti degli altri inquilini. Un microcosmo di insoddisfazione e passione portate alle loro estreme conseguenze, mentre la Svezia, fuori, festeggia la vittoria elettorale dei socialdemocratici di Olof Palme, che proprio vicino al tunnel di Brunkeberg, di lì a pochi mesi, troverà la morte per mano ancora oggi ignota. "L’altro posto" è l’autobiografia impossibile, surreale e al contempo autentica dell’autore e lo spaccato sociale della Svezia alla vigilia di uno degli eventi più traumatici della sua storia recente, che ha intaccato per sempre il sogno di una società ugualitaria e solidale.

Dettagli

Tascabile
17 gennaio 2025
496 p., Brossura
9788829791699

Valutazioni e recensioni

  • Ale
    un peccato

    Affascinante location, bei personaggi e una storia interessante che si perde dopo qualche centinaio di pagine, direzionando il racconto verso una serie di vicende che poco c'entrano con la trama. A volte il discorso è difficile da seguire.

  • SIMONA BONANNI

    Bruttissimo pasticcio sovrannaturale partorito da un enfant prodige della letteratura scandinava, qui alla sua terza prova. Dopo i meravigliosi "Lasciami entrare" e "L'estate dei morti viventi", questo romanzo sembra quasi scritto sotto influsso di sostanze apotropaiche, e neanche delle migliori. In 500 pagine, la storia ha un guizzo solo a metà, per il resto la noia, il fastidio per le descrizioni logorroiche, il linguaggio allucinato, l'insistenza su dettagli inutili, così come per gli spesso inutili flashback e le metafore usurate e messe lì, pare quasi, per allungare il brodo, soverchiano anche il più volenteroso e ben predisposto dei lettori. Peccato, perchè l'idea della comunità chiusa che cela un leggendario e nefasto segreto, per quanto abusata, è spesso vincente. Come dire, si poteva giocare facile. Peccato che ogni dignità di coerenza si perda in un marasma di appigli, infarciti di quella classica voglia di strafare che a volte conquista anche gli scrittori migliori. Si arriva alla fine con fatica e con disturbo. Neanche le citazioni delle canzoni degli Smiths, che ad un certo punto cominciano a scorrere a piene mani pagina dopo pagina, salvano una storia che vorrebbe essere avvincente e finisce solo per essere infantile e logorante senza costrutto. Due stelline solo alla memoria del John Ajvide Lindqvist che fu.

  • DAVIDE FRANCESCO ACCINI

    ...ma non al livello del primo (Lasciami Entrare) ma lo si perdona, era quasi impossibile a mio parere! Ad ogni modo bel libro, inquietante a tratti e con fantastici scorsi di vita da isola... conditi da una buona dose di soprannaturale, contenuta, che non guasta.

Conosci l'autore

Foto di John Ajvide Lindqvist

John Ajvide Lindqvist

1968, Stoccolma

John Ajvide Lindqvist è considerato uno dei maggiori talenti della scena letteraria svedese. È cresciuto nel quartiere di Blackeberg, alla periferia di Stoccolma. Dopo aver fatto il mago e il comico, si è dedicato alla scrittura. Ha ricevuto il premio Selma Lagerlöf per aver saputo «unire a un magistrale ingegno narrativo il senso per le grandi forze dell’orrore e dell’immaginazione». Tra i suoi romanzi, tradotti in oltre trenta paesi, ricordiamo Lasciami entrare (Marsilio 2006), bestseller internazionale, da cui sono stati tratti un film con la regia di Tomas Alfredson – distribuito in cinquanta paesi e premiato con sedici riconoscimenti, tra cui il Nordic Film Prize e il Best Narrative Feature al Tribeca Film Festival – e il remake...

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