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Anno edizione: 2016
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Il cappotto della macellaia è un libro molto particolare. Da tempo non mi capitava di leggere un libro così strano. Strano nella struttura, strano nella narrazione, strano nella suddivisione temporale delle vicende e anche nella trama. Il tutto però funziona alla perfezione. Il filo conduttore intorno a cui ruota tutta la vicenda è la realizzazione di un cappotto ad opera della sarta, per la figlia della macellaia. Lo stile della Lorenzo è molto ironico e riesce ad infilare nel giallo/thriller (perché in fin dei conti di questo si tratta) un'ironia leggera e piacevole che alleggerisce il racconto. Nel corso della lettura ci si domanda più volte dove l'autrice voglia andare a parare e la fine della storia è molto originale e inaspettata. Se si vuole leggere un romanzo leggero che non impegni e che diverta, Il cappotto della macellaia è senza ombra di dubbio la scelta più azzeccata.
Quello che mi accingo a recensire è un libro sui generis. Si presenta come un thriller, e in effetti un thriller è, ma è talmente inconsueto e bizzarro che a volte, durante la lettura, ci si ritrova a cercare di inquadrare questa storia in un genere, chiedendosi dove andrà a parare e quali potrebbero essere i possibili sviluppi di un libro così insolito. Ci troviamo in un piccolo paesino, Palo Santo, in Argentina. Tutti conoscono tutti e sanno tutto di tutti e la routine degli abitanti del paese sembra del tutto innocua e priva di eventi degni di nota. Ma capiamo subito che non è così. Nel momento stesso in cui ci ritroviamo a leggere le bizzarre presentazioni di questi stravaganti personaggi, capiamo che qualcosa di tutt’altro che comune è in agguato dietro la pagina. Un matrimonio è alle porte e la sarta del paese, la signora Fernández, è intenta a cucire tra le mille commissioni per l’evento, un cappotto per Pagnottina, la figlia dei signori Andreani, macellai. Ma Pagnottina, ad ogni prova, torna con qualche chilo in più e la sarta è costretta a smontare, allargare e ricucire nuovamente il cappotto. Solimana, merciaia, è una donna avvenente e sembra che tutti gli uomini le cadano ai piedi. Si occupa di una merceria e della sua sorella ritardata Marcantonia. Sembrerebbe una donna tranquilla, che fa il proprio lavoro e accudisce amorevolmente la sorella sfortunata, se non fosse che la merciaia cerca di attirare ogni uomo possibile a casa sua. Ma, oltre a questo, perché Pepincito, il figlio della sarta, scappa ogni volta che la vede? E perché suo padre, cacciatore, esce ogni pomeriggio dopo pranzo alla stessa ora tutto profumato e agghindato? Dietro tutti questi eventi la vedova Manchù, telefonista, odia farsi vedere da chiunque e nascosta e protetta dalla gente, dietro un paravento, ascolta le telefonate di tutto il paese e conduce un’esistenza piacevole immersa nelle vite degli altri. Quasi simile è l’occupazione di Tiko, immigrato greco in pensione, che spia dal buco di una serratura… È fantastico notare come le vite di tutti questi personaggi siano magistralmente intrecciate tra loro, fino a creare una rete di avvenimenti rocamboleschi e singolari. Questo è un thriller atipico. Non è pregno della consueta oscurità opprimente che si sviluppa negli altri libri appartenenti al genere, bensì vi farà sorridere e a volte anche ridere. Trovo infatti che la straordinaria potenza di questa storia stia principalmente in questo. Non ci si aspetta un delitto, non ci si aspetta niente di funesto o sgradevole eppure, con grande capacità, l’autrice riesce a disseminare tra le pagine di una storia tragicomica, con personaggi fuori del comune, una certa tensione e un certo alone di mistero che viene intensificato piano piano fino al culmine che sfocia poi nel thriller. Perfino alcuni dei personaggi, per quanto eccentrici e strampalati, sono dotati di una vena di freddezza geniale tipica dei criminali. Di una mente sottile, che sotto la patina del grottesco, riesce a prevedere, risolvere, calcolare le situazioni e gli avvenimenti. Il mio consiglio è di leggere questo libro, poiché letture del genere sono rare. Per me è stata un’esperienza di lettura singolare e una piacevolissima scoperta. Se avete voglia di qualcosa di diverso dal solito, di ritmi veloci e di situazioni strambe, buttatevi in questo microcosmo di situazioni stravaganti, in questa sorta di commedia degli equivoci intrisa di un humour ben studiato dove non mancano le cattiverie, le volgarità e il lessico sagace.
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