L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Questo è un libro raro, quanto decisivo. Gli anni 60/70, anni di contestazione, ricchi e anche complessi e dagli esiti ancora incerti, nonostante siano passati oltre quarant'anni, risuonano in questo testo, giunto alla quarta edizione con integrazioni e correzioni, quasi fosse un' "opera aperta". Vaccari gioca a decostruire il "mezzo" per farlo assomigliare a qualcosa di pensante, di strutturato per non farci pensare alle regole e alle tecniche sulla cui base il produttore e i suoi tecnici hanno basato l'esposizione, il fuoco, la prospettiva, ecc. ecc. Ad accompagnare le sue riflessioni è il confronto con Baudrillard, Bordieau, Kracauer, McLuhann, Canetti, Saussur, Lévi-Strauss, Debord e Benjamin, già disvelatore dell' inconscio ottico. Ed è in questa dialettica mezzo-rappresentazione che Vaccari giunge a dirsi interessato più all'azione che la fotografia mette in scena, che al risultato finale. In questo senso vanno intese le sue performances alla XXXVI Biennale di Venezia, quando tramite una Photomatic a monete invitava i visitatori a scattarsi quattro istantanee che poi sarebbero state affisse, come una lunga striscia algebrica, lungo le pareti bianche della sala, predisposta ad hoc, per laasciare una traccia del loro passaggio. Le riflessioni sul rapporto tra fotografia e potere, su fotografia e parola, e sull'archeologia dello sguardo hanno fatto assurgere alle vette più alte del dibattito culturale di quegli anni, l'opera di Franco Vaccari, sia come teorico che come fotografo. La scuola di Franco Vaccari oggi non esiste più, eclissata definitivamente, eppure la sua lettura una volta fatta e approfondita, è una di quelle che lascia un segno indelebile ed essenziale.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore