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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2022
Con una straordinaria abilità narrativa e una capacità unica di coinvolgere il lettore, Roddy Doyle riesce a raccontare con ironia e commozione anche le pieghe più recondite e buie dell'esistenza. E a celebrare l'amore in tutte le sue forme, anche quelle che non credevamo potessero esistere.
Grandi amici fin dall'adolescenza, Davy e Joe hanno ormai quasi sessant'anni e si vedono di rado. Le loro vite hanno preso strade diverse, letteralmente: Davy infatti vive in Inghilterra da molto tempo e torna a Dublino solo per far visita all'anziano padre, mentre Joe è rimasto nella sua città d'origine. Ma questa sera il loro incontro ha un sapore particolare, e insieme alla birra scorrono ricordi e segreti mai confessati... Davy ha ritrovato Jessica, la «ragazza con il violoncello» di cui i due amici poco più che ventenni si erano invaghiti, e per lei ha lasciato la famiglia. Pinta dopo pinta, pub dopo pub, nel corso di una lunga conversazione in cui il passato si intreccia al presente, anche Joe si confida: l'amore per sua moglie Faye, così disinibita e ribelle, ha suscitato nel padre, che per il figlio avrebbe voluto un altro destino, una sottile ma costante disapprovazione; quel padre che forse, ora, lascerà molte domande senza risposta… Questa serata segnerà la fine dell'amicizia di Davy e Joe? O sarà l'occasione per parlare sinceramente del loro rapporto, di quello che è stato, di quello che può ancora essere?
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Davy e Joe sono amici sin all'adolescenza, nonostante il passare degli anni e la distanza: Davy, infatti, si è trasferito in Inghilterra, mentre Joe continua a vivere a Dublino. L'intero romanzo si svolge durante una serata, fra un pub e l'altro, nell'atmosfera magica di Dublino, nella quale Joe racconta e cerca di spiegare (un po' a se stesso e un po' a Davy) di aver ritrovato Jessica, una ragazza che entrambi avevano conosciuto più di trent'anni prima. Vuole di far capire, attraverso tante metafore, come l'amore per lei si sia "risvegliato" all'improvviso. I continui flashback raccontano al lettore non solo come si sono conosciuti Jessica, Joe e Davy, ma anche episodi della vita di Davy, che non riesce a raccontare a Joe. Durante la lettura, nonostante sia stata catturata dall'atmosfera di Dublino, ho pensato di abbandonare il libro perché in alcuni tratti, a mio parere, è molto lento. Continuando però, sono stata ripagata perché il finale è commovente. Consiglio questo libro a chi vuole essere trasportato a Dublino e a chi vuole scoprire come può evolvere un'amicizia col passare degli anni, ma soprattutto a chi non si arrende quando la storia inizia a essere un po' più lenta.
Recensioni
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