L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2012
Anno edizione: 2012
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Da grande appassionata del genere non ho potuto non prenderlo, specialmente dopo essere stata conquistata dalla trama, purtroppo però non mi è piaciuto per niente il modo in cui è stato scritto ed il finale non mi ha entusiasmato per nulla.
Viene in mente il celebre titolo del secondo capitolo di Millenium leggendo l’esordio letterario di Claudia Palumbo, scritto a 16 anni, ai tempi del liceo. Damned è un romanzo generazionale: c’è dentro tutto quanto può rendere più sopportabile e meno scontata un’adolescenza di provincia: Stephen King, il dark, il rock, la Nutella, Luciano Ligabue (non a caso, altro animale di provincia). Ma c’è di più. C’è la volontà di giocare con il fuoco, di mettersi senza remore sulla scia di mostri sacri come Stoker e Poe o di mostri commerciali come Anne Rice e Stephenie Meyer. Senza paura, senza imbarazzo. Con una scrittura fluida, decisa, opportunamente sincopata dall’ottima punteggiatura. D’altra parte, nemmeno l’alter ego di Claudia, Cathy, ha paura. Non fa una piega quando sa che i suoi amici-idoli sono vampiri. “Io potrei mangiarti anche qui, in questo preciso istante, se volessi”, le confessa la non-morta Engel. Ma Cathy non si tira mai indietro. E Claudia, dal canto suo, comunica la stessa idea di voler rimanere piantata lì, con i suoi libri da scrivere e le sue storie da narrare, anche a dispetto di un mercato editoriale in crisi o di chi potrebbe bollare Damned come l’ennesimo fratello minore di Twlight. Certo, qualche ingenuità letteraria non manca e la scelta di gestire non uno ma ben tre “io” narranti lascia qualche nodo irrisolto. Ma se ci si lascia alle spalle la “pre-conoscenza” della letteratura sui giovani vampiri in età da college, sono tante le pagine in grado di regalare sorprese, piccoli colpi di scena, piacevoli suggestioni.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore