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Anno edizione: 2013
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Combinando l'incanto della poesia e un umorismo implacabile ma pieno di tenerezza per le debolezze umane, Stefánsson cerca una risposta alla domanda "Perché viviamo?" e la insegue immergendoci nel fiume in piena della vita.
«A volte nei posti piccoli la vita diventa più grande», a volte la lontananza dal rumore del mondo ci apre al richiamo del cuore, dei sensi, dei sogni. È questo intenso sentire a erompere dalla vita di un paesino di quattrocento anime della campagna islandese, dove la luce infinita dell'estate fa venir voglia di scoperchiare le case e la notte eterna dell'inverno accende la magia delle stelle. Un microcosmo che è come una lente di ingrandimento sull'eterna partita tra i desideri umani e le trame del destino, tra i limiti della realtà e le ali dell'immaginazione. Il direttore del Maglificio che per decifrare la frase di un sogno si immerge nel latino e nell'astronomia fino ad abbandonare tutto per i segreti dell'universo, la postina avida di vita che legge ogni lettera per poi rendere pubblici i più piccanti affari privati dei compaesani, l'avvocato che crede che il mondo si regga sul calcolo ma poi scopre che non può contare i pesci nel mare né le sue lacrime. Ogni sentiero dell'animo umano sembra trovare spazio in un caleidoscopio di storie che abbraccia le pulsioni più torbide e i sentimenti più puri, il palpito dell'unica estate vissuta dagli agnelli prima di finire al macello e il brivido di un rudere che risveglia i fantasmi, o il bisogno di mistero che è nell'uomo. Combinando l'incanto della poesia e un umorismo implacabile ma pieno di tenerezza per le debolezze umane, Stefánsson cerca una risposta alla domanda "Perché viviamo?" e la insegue immergendoci nel fiume in piena della vita. Ogni storia è un mondo sospeso tra la terra e il cielo, come un mito universale, una parabola dell'esistenza, ogni pagina è una rivelazione che ci tocca nel profondo e ci stupisce, ci fa ridere, piangere, arrossire, sognare.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Più che un romanzo è una raccolta di storie che si intrecciano tra loro, ambientate in un piccolo villaggio dei Fiordi Occidentali in Islanda. Tutti si conoscono e continuano a incontrare sempre le stesse persone. All’apparenza non accade mai nulla, eppure basta osservare la natura islandese per rendersi conto che tutto cambia ogni giorno. Non esiste mai un’alba uguale a un’altra, la luce non è mai la stessa, il tempo cambia di continuo e il cielo e il mare si muovono ininterrottamente. Anche la vita degli abitanti è ricca di sfumature, persino l’esistenza all’apparenza più noiosa è in realtà scolpita da forti emozioni. Scopriamo la loro quotidianità ma anche i loro sogni, i desideri e le paure, spaccati di una vita spesso traumatica e dolorosa. Tutti hanno qualcosa da raccontare. Ma attenzione! Non troverete storie romantiche, sebbene ci sia molto amore; ma storie crude, spesso sprezzanti, così lontane dall’immagine sognante che evoca il titolo. Storie condite da un ritmo lento e da una prosa poetica che regala perle da sottolineare. Stefánsson ci invita a riflettere e ci pone un interrogativo: perché viviamo? Le sue storie a volte semplici a volte assurde sono la risposta. La vita non può essere capita né spiegata, fugge alla ragione e non si può far altro che viverla, giorno dopo giorno.
Delicato racconto sulla vita che intreccia gli abitanti di una esigua comunità islandese. Fanno tenerezza per la loro semplicità, così isolati e così incredibilmente legati alla natura desolante e immensa dei luoghi. Potrebbe considerarsi una guida non sull'Islanda, ma sugli islandesi. Consigliato
Stefánsson è un profondo indagatore dei dolori dell'animo umano. Sa dare voce a tutte le sfaccettature del dolore, dell'abbandono, della mancanza. In Luce d'estate descrive la vita in un piccolo paesino della costa islandese, dove tra le varie persone che lo popolano esiste una sotterranea rete di relazioni, di fili rossi, e dove ciascuno diventa parte indispensabile all'equilibrio generale. Quante sono le lacrime che versiamo durante la vita? Quanti sono i pesci nel mare? Entrambe le cose non possono essere contate. A fare da sfondo alle vicende dei personaggi, la Natura Islandese, madre e matrigna, che dà e prende.
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