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Personalmente ho un amore per i film in bianco e nero , “quelli di una volta”, ma se nello stesso film ritrovi praticamente TUTTO quello che puó essere inserito in una pellicola rimane poco da dire. In “Les enfants du Paradis” si trova il connubio ,reso perfetto, tra cinema e teatro. È fantastico vedere questi artisti che interpretano , e quindi di per se è già un’esibizione, dei ruoli che a loro volta interpretano altri ruoli (nelle scene teatrali) . Un film nel film,il teatro nel teatro. “Les enfants du Paradis” è un’enorme scatola , che al suo interno contiene una scatola più piccola ,che a sua volta ne contiene un’altra e così via... La trama ,se pur banale , è resa magnificamente ,sin dall’inizio si sa come andrà a finire, ma poco importa perché nonostante questo gli occhi non si staccano dallo schermo . Uno dei film più belli mai realizzati .
Capolavoro assoluto del cinema, definito dagli stessi francesi il loro miglior film, girato nella Francia occupata tra il 1943 e il 1944, uscì a Parigi solo nel maggio del 1945. Il film leggendario di Marcel Carné e Jacques Prévert vanta una galleria di personaggi memorabili: il timido mimo Baptiste Debureau (Jean-Louis Barrault) che si innamora della cortigiana Garance (Arletty), il grande attore degli anni della Restaurazione Frédérick Lemaitre (Pierre Brasseur) e ancora Pierre-Françoise Lacenaire (Marcel Herraud) “poeta-assassino” le cui gesta avevano affascinato diverse generazioni a partire dalla sua esecuzione nel 1836.
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