Qualcuno mi spieghi dov'è finita la ragazza del pub. Un giallo da morire (dal ridere)

Ma sì da leggere, a tempo perso

2.5 stelle Libro abbastanza scorrevole. Più volte mi ha strappato un sorriso o una risata ma di certo non è un "Giallo da morire (dal ridere)" come recita la copertina. Potrebbe piacere a chi non ama i gialli... dal mio punto di vista non è un vero e proprio giallo

Trama: 3,5 stelle su 5 • Giallo anomalo incentrato non sulla scoperta dell'assassino del povero Brendan, ma sulla misteriosa pendrive a forma di pannocchia che quest'ultimo consegna all'ignaro Gary, sulla corruzione nell'unità crimini gravi di Londra e sull'ambigua identità di un'attraente ragazza. La storia è carina, a volte simpatica, ma trasparente come carta velina.• Scrittura: 2,5 stelle su 5• Il romanzo è suddiviso in due parti: nella prima la voce narrante è Gary, il protagonista; nella seconda il suo punto di vista è alternato a quello di Emily, la ragazza del titolo. I dialoghi sono eccentrici, spesso assurdi, per nulla sarcastici. • Ambientazione: 5 stelle su 5• La storia è ambientata nella periferia di Londra. I luoghi sono descritti in modo eccellente. • Personaggi: 4 stelle su 5• Gary è un protagonista ingenuo, imbranato con le donne e con una fervida fantasia. Simpatica Grace, l'anziana vicina di casa esperta di informatica. Anche gli altri personaggi sono ben caratterizzati e psicologicamente approfonditi. • Finale: 4 stelle su 5• Avevo sospettato il coinvolgimento di un particolare soggetto. Conclusione movimentata. • Valutazione complessiva: 3,5 stelle su 5 • Romanzo piacevole, con dei personaggi stravaganti e un'ottima ambientazione British. Peccato per lo stile narrativo adottato dall'autore: non sopporto il racconto in prima persona e il tempo dei verbi usato. Consigliato a chi vuole passare qualche ora di puro svago.