Comprato e letto dopo la duplice visione del film di Nolan. Un libro che contiene una serie di discorsi tenuti da Oppenheimer stesso in relazione all’atomica e alla sua sensibilizzazione (adatto anche agli ignoranti in materia (come me)). Ritengo che sia una lettura molto ridondante e ripetitiva: il tutto verte sulla domanda “si puó e come si puó controllare il nucleare?”, alla quale il fisico risponde sempre con le stesse tre idee.
Quando il futuro sarà storia. Otto lezioni dopo Hiroshima
Quando il futuro sarà storia restituisce appieno i tormenti di Julius Robert Oppenheimer, uomo e scienziato, tra paure per il futuro e slanci utopistici sul ruolo della scienza nella società, sempre con la consapevolezza che sono gli esseri umani, e non gli stati, a costruire le basi del mondo che verrà.
«Sono diventato Morte, il distruttore di mondi.» - J. Robert Oppenheimer
«L’unica cosa da fare per Oppenheimer era andare fino a Washington, dire agli ufficiali lì riuniti che erano dei poveri sciocchi, e poi tornarsene a casa.» - Albert Einstein
Il mondo non sarebbe lo stesso senza J. Robert Oppenheimer, il fisico geniale al centro del Progetto Manhattan che ideò e poi consegnò ai militari Usa la forza devastante della bomba atomica. Di origine ebraica, Oppenheimer si era trovato fin da giovanissimo a collaborare con scienziati come Fermi, Einstein, Dirac, Born, Heisenberg e Pauli, ma mantenne per tutta la vita un profilo da irregolare, appassionato di storia romana e filosofie orientali, induismo e arte. Proprio questo spirito umanista lo allontanava dal gelido pragmatismo dello scienziato, che rischia sempre di farsi mero strumento del presente. Oppenheimer infatti aveva accettato di aiutare il governo americano a fermare l’orrore nazista, ma sapeva benissimo che le sue azioni avevano dissipato gli spettri della guerra solo per crearne di nuovi e più spaventosi – quelli dell’apocalisse nucleare, celati dietro il fragile mito della deterrenza. Questo libro raccoglie otto lezioni e conferenze tenute in ambiti diversissimi – di fronte a semplici studenti e generali, diplomatici e gente comune. La prima è del 1947, nell’immediato dopo-bomba, quando già Oppenheimer si batteva per creare un organo internazionale di controllo sulla proliferazione delle armi atomiche; l’ultima è del 1954, quando proprio per questo alacre lavoro di lobbismo diplomatico finì nel mirino del senatore McCarthy, sospettato di essere al soldo dell’Unione Sovietica. "Quando il futuro sarà storia" restituisce appieno i tormenti dell’uomo e dello scienziato, tra paure per il futuro e slanci utopistici sul ruolo della scienza nella società, sempre con la consapevolezza che sono gli esseri umani, e non gli stati, a costruire le basi del mondo che verrà.
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Anno edizione:2023
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In commercio dal:29 agosto 2023
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alice04bert 03 febbraio 2024“io sono morte, il distruttore di mondi”
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