Quaranta frustate. La mia ribellione alla legge degli uomini - Lubna Ahmad Al-Hussein,Djénane Kareh Tager - copertina
Quaranta frustate. La mia ribellione alla legge degli uomini - Lubna Ahmad Al-Hussein,Djénane Kareh Tager - copertina
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Quaranta frustate. La mia ribellione alla legge degli uomini
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Descrizione


È un giorno di luglio quando Lubna, una giovane giornalista di Karthoum, viene arrestata dalla polizia in un ristorante. Il suo crimine è aver osato portare i pantaloni, un atto che in Sudan, terra della sharia, è considerato oltraggio alla "moralità pubblica" e come tale va punito con quaranta frustate. Lubna e altre quindici donne, colpevoli dello stesso reato, vengono caricate su una camionetta, picchiate, portate in prigione. Un castigo inflitto ogni anno a migliaia di donne, che subiscono in silenzio. Per vergogna. Ma Lubna non ha nessuna intenzione di tacere. "Possono anche darmi quarantamila frustate, ma io non starò zitta". Non ha paura di sfidare apertamente l'assurda legge degli uomini. Nata in un villaggio povero e tradizionalista, orgogliosa del suo faticoso e quotidiano percorso di emancipazione, ci conduce con il suo cuore di donna nel cuore nero di uno dei paesi più integralisti e misogini di tutto il mondo arabo-musulmano, un paese in cui basta rientrare tardi dal negozio di alimentari per essere marchiata come "prostituta", e la parola di quattro uomini per venire condannata alla lapidazione.

Dettagli

7 luglio 2015
173 p., Brossura
40 coups de fouet pour un pantalon
9788856648799

Valutazioni e recensioni

  • Valli
    Triste

    Siamo nel 2025 e ci illudiamo di vivere in un mondo civile, ma ancora in troppi luoghi nel mondo, le donne sono ancora schiacciate da regole medievali, vessazioni e violenze per motivi futili. Quando si parla di reati, c’è chi sostiene che “anche le donne li commettono”, ignorando l’abisso statistico: i numeri parlano chiaro, con le donne vittime di abusi e discriminazioni in modo sproporzionato. Ho comprato anche il libro “Le donne più cattive di tutti i tempi” di Paolo Zelati, ma non esiste un equivalente maschile, cioè “Gli uomini più cattivi di tutti i tempi”, nonostante potrei elencare infiniti esempi, da tiranni storici a violenti di cronaca quotidiani. Fatto sta che nel 2025 le donne subiscono ancora queste atrocità e mentre molti si lamentano che “se ne parla troppo” o che abbiano “troppi diritti”, se ne parla, invece, troppo poco.

  • ViRuGi
    Terrificante che esistano ancora queste violenze!

    2025! Ci illudiamo di un mondo avanzato? Sicuri? è agghiacciante scoprire quante donne, in svariati angoli del pianeta – dal Sudan all’Afghanistan, dall’India all’Arabia Saudita –, siano ancora prigioniere di regole cavernicole, medievali, subendo vessazioni ingiuste, sottomissione e libertà di movimento. ☹️ Eppure, quando si parla di reati, la società è pronta a sottolineare che “anche le donne ne commettono”, ignorando PERÒ la grandissima disparità nelle statistiche: è nei numeri che emerge l’abisso, con violenze sistemiche che colpiscono le donne in modo sproporzionato! ☝🏼 Proprio per questo, ho acquistato “Le donne più cattive di tutti i tempi” sempre qui su Feltrinelli: un catalogo di figure femminili terribili dalla storia, ma non ho trovato l’alter ego maschile – Gli uomini più cattivi di tutti i tempi – che pure potrebbe riempire volumi interi con esempi come tiranni, serial killer o oppressori seriali. Eppure, se ne parla pochissimo, mentre ogni giorno donne in tutto il mondo subiscono abusi, stupri, omicidi per “onore” o discriminazioni che mai dovrebbero essere esistite ed esistere. 👎🏼 Dovrebbe esserci parità di regole e trattamento, ma invece sento e leggo tantissime persone lamentarsi che “se ne parla anche troppo” e che le donne hanno “troppi diritti”. È una vergogna assoluta che questi problemi si palesino ancora, specificamente contro le donne, in un’epoca di PRESUNTA uguaglianza.👎🏼 C’è una vera NECESSITÀ di regole dure ed urgenti a lavorare di più su questi problemi, rompendo il silenzio e combattendo l’indifferenza. Serve cambiamento e meno chiacchiere e fronzoli!

  • StefaniaS
    Vita da donne

    Un libro autobiografico scritto da una giornalista e il mestiere viene fuori nella narrazione asciutta dei fatti senza dimenticare il contesto politico, religioso e sociale alzando un velo su di un paese, il Sudan, sconosciuto (alla maggioranza di noi occidentali) e travagliato.

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