I quattro canti di Palermo. Retorica e rappresentazione nella Sicilia del Seicento
Alla fine del 1608 si inaugurava solennemente il cantiere dei Quattro Canti di Palermo: l’“Ottangolo” realizzato per definire architettonicamente la croce di strade costituita dai due rettifili della città, le vie Toledo e Maqueda, costituisce il simbolo più eloquente dell’architettura civile del Seicento palermitano. Si tratta di una fabbrica monumentale che ha profondamente inciso sull’immagine della città e sulla sua rappresentazione, trasformando il cuore urbano di Palermo in un luogo di accumulazione simbolica, dove si concentrano le aspettative e le retoriche della committenza municipale e del potere reale. Il volume si pone l’obiettivo di affrontare il “monumento” da un punto di vista multidisciplinare, raccogliendo studi elaborati da esperti operativi in ambiti differenti, con l’intento di indagare l’opera sotto diversi aspetti, offrendo nuove prospettive di lettura: dalla vicenda costruttiva e progettuale all’analisi grafica effettuata con l’ausilio di diverse metodologie di rilevamento; dal nutrito corpus di raffigurazioni elaborate dal Seicento all’Ottocento fino alla fortuna del modello urbano in altre città siciliane durante l’età moderna.
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Anno edizione:2020
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