L'autrice fa raccontare in prima persona alla protagonista Griet la sua esperienza al servizio del pittore olandese Vermeer. La ragazza rimane affascinata dalla sua personalità e dalle sue doti e comincia ad aiutarlo nei suoi lavori e diventa fonte di ispirazione fino ad arrivare alla stesura di quello che forse è il dipinto più famoso: "ragazza col turbante". Grazie ad una scrittura magistrale, fluida, coinvolgente ci si immerge completamente nella vita e nelle abitudini della cittadina olandese. Le descrizioni dei personaggi e delle situazioni richiamano alla memoria proprio i quadri del pittore, sembra di penetrarvi all'interno. Lettura piacevolissima da fare tutta d'un fiato.
Edizione speciale con copertina illustrata da Rafael Megall per festeggiare i settant'anni della casa editrice Neri Pozza.
«Uno dei più bei libri che abbia letto negli ultimi anni. Una storia di passione inespressa, condotta con una leggerezza maniacale, precisissima, sospesa, che lascia ammirati e sconcertati da tanta bravura.» - Roberto Cotroneo, L'Espresso
«Un romanzo alchemico che ha l'audacia di saldare in un unico copione la perlustrazione di una passione amorosa e la riflessione sull'ispirazione artistica.» - D di Repubblica
«La storia delicata di Griet, giovanissima serva di casa Vermeer, la sua scoperta di quanto può essere conturbante e potente l'arte, il suo aprirsi alla struggente crudeltà dell'amore.» - Grazia
Delft, XVII secolo, una casa nella zona protestante della città... Griet, la giovane figlia di uno dei decoratori di piastrelle più rinomati di Delfi - privato, per un incidente, "degli occhi e del lavoro" - è in cucina, intenta a sistemare, com'è solita fare, le verdure tritate (cavolo rosso, cipolle, carote, rape e porri ordinati splendidamente a cerchio e, in mezzo, una rondella di carota), quando ode voci decisamente insolite nella casa di un modesto decoratore... voci che suggeriscono "immagini di tappeti preziosi, libri, perle e pellicce". Sull'uscio compaiono improvvisamente due figure: un uomo dagli occhi grigi come il mare e un'espressione ferma sul volto lungo e spigoloso, e una donna - piccoli ricci biondi, sguardo che guizza qua e là nervosamente - che sembra portata dal vento, benché la giornata sia calma. Sono Johannes Vermeer, il celebre pittore, e sua moglie Katharina, gente ricca e influente, proveniente da vicino, dal Quartiere dei Papisti, eppure lontanissima da Griet e dal suo mondo. Griet ha sedici anni e quel giorno apprende dalla voce della madre il suo destino: andrà a servizio dei Vermeer per otto stuiver al giorno, dovrà fare le pulizie nell'atelier del pittore, e dovrà agire delicatamente senza spostare né urtare nulla. Romanzo che ci conduce con straordinaria precisione là dove l'arte è divisa dai fantasmi della passione soltanto da una linea sottile - tra Vermeer e Griet, l'artista e la serva, l'amato e l'amante, l'uomo potente e la giovane donna che non possiede altro che il suo incanto e la sua innocenza, si stabilisce un'intensa relazione fatta di sguardi, sospiri, frasi dette e non dette -, La ragazza con l'orecchino di perla ci offre anche alcune delle pagine più felici, nella narrativa contemporanea, sulla dedizione e sul coraggio femminile. Griet è invisa a Katharina, gelosa della sua intima relazione col marito, è costretta a subire i rimproveri di Maria Thins, la suocera del pittore, a sfidare tutte le convenzioni dell'epoca, e tuttavia non cessa per un solo istante di ubbidire all'amore per l'arte e alla passione che la muove. Gesto inaudito per la morale del tempo, poserà con le labbra sensualmente dischiuse per quel ritratto di Vermeer (La ragazza col turbante) che è giunto fino a noi, e non cessa di stupirci per l'enigmaticità dello sguardo che vi è dipinto.
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Anno edizione:2016
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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stefania miscoli 22 novembre 2016
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La ragazza con l’orecchino di perla è una storia delicatissima e commovente che mi ha letteralmente conquistato. Adoro leggere i libri da cui sono stati tratti i film e, per correttezza, ci tengo a dire, che il film non ha NULLA a che fare con il romanzo scritto. Ambientato nella seconda metà del Seicento a Delft, in Olanda, si apre direttamente sulla protagonista, Griet, una ragazza di sedici anni che i genitori mandano a lavorare presso il famoso pittore Vermeer: una realzione stranamente passionale, ma così lontana dalla realtà e dal desiderio. Scritto in modo magistrale, costruito e sviluppato in modo tale, che il lettore ne rimanga ammaliato, la narrazione in prima persona conferisce alla storia ancora più veridicità, regalando anche uno spaccato fedele ed interessante della vita quotidiana di questa piccola cittadina olandese del Seicento. Consiglio!
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ALICE PIVETTI 29 ottobre 2013
Semplice, raffinato e coinvolgente..ecco come descrivere questo libro. Nel romanzo l'arte diviene il filo che unisce la giovane protagonista Griet, al suo padrone, l'artista Vermeer. Il lettore si ritrova così nell'atelier del pittore e diviene partecipe di una storia d'amore, se così possiamo definirla, fatti di sguardi, silenzi, attese.
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