Siamo nella Germania degli anni ’20 del Novecento, quando Luise decide di seguire in tutto e per tutto il proprio cuore, la propria ambizione, nonostante la famiglia e la società impongano i canonici divieti femminili. Sarà dal giorno in cui la protagonista verrà ammessa nella famosissima scuola del Bauhaus che tutto cambia inesorabilmente: "Nel corso dell’ultimo anno ho nascosto a mio padre e a mia madre sempre più cose. Oggi ho messo per la prima volta i nuovi pantaloni da carpentiere che mi sono comprata prima di venire a Weimar. […] A mio padre verrebbe un infarto, se mi vedesse così". Nonostante tutto, Luise prova grande soddisfazione, fin quando le cose si fanno sempre più complesse: i rapporti con gli amici, con la persona amata, con i professori. Con i pregiudizi. La storia, narrata in prima persona, è molto intensa: presenta, con una scrittura estremamente scorrevole, la vita di una ragazza – si direbbe come tante – ma quasi unica in quell’epoca di privazioni nei confronti delle donne. Luise, infatti, in questo percorso ambizioso è costretta a subire delusioni, crisi e dubbi; ma con la certezza di seguire la strada giusta, la giovane incespica, ma non si arrende. Si pone a volte contro tutti, fino a scoprire la sua vera essenza e a comprendere cosa sia realmente importante. “La ragazza del Bauhaus” è un romanzo di formazione molto avvincente, che racconta una storia di coraggio, che non smette di farci comprendere quanto oggi, noi donne, siamo fortunate ad avere la possibilità di studiare, lavorare e scegliere la vita che preferiamo. Il blog dell'editore
La ragazza del Bauhaus
Theresia Enzensberger ci consegna il ritratto di una donna insieme fragile ed emancipata che tra dubbi, crisi e delusioni riesce a mantenere intatto il suo progetto di vita. Romanzo di formazione sullo sfondo di uno dei periodi più creativi e discussi del Novecento, una grande storia di riscatto femminile.
Weimar, 1921. La giovane Luise arriva alla scuola del Bauhaus, determinata a farsi strada nel mondo dell’architettura. Qui, tra maestri del calibro di Gropius, Klee e Kandinsky, gli studenti sono immersi in un’atmosfera di sperimentalismo e fervore artistico. Insieme ai fondamenti del disegno progettuale, Luise impara a conoscere anche l’amore. Dapprima con l’enigmatico Jakob, che la introduce nella cerchia mistica di Itten: è il periodo dei digiuni, delle veglie e delle camminate nella natura. Poi con Hermann, un uomo più grande di lei che riesce a darle un rapporto più solido, ma che finirà per rivelare una duplice natura. Nel frattempo la scuola si è trasferita a Dessau, dove la vita studentesca è fatta di notti brave, ma anche di discussioni politiche innescate dalla deriva nazionalsocia-lista della Repubblica di Weimar. Luise, che per inseguire il proprio sogno si è sottratta al ruolo di donna di casa a cui la famiglia vorrebbe relegarla, si scontra presto con la contraddittorietà di un movimento d’avanguardia come il Bauhaus: anche qui l’architettura è appannaggio della sfera maschile. L’ambiziosa Luise si trova allora di fronte a una scelta: seguire le lezioni del laboratorio di tessitura, come le consigliano i maestri, o fidarsi della propria inclinazione?
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Anno edizione:2019
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