La ragazza nel giardino del tè

Questo terzo libro dell’autrice chiude il cerchio sulla trilogia del tè, ma è quello che mi è piaciuto di meno. Si ritrovano i protagonisti precedenti, anche se poco coinvolti e la cui vita passata non è indispensabile in questa nuova trama, che appare quindi indipendente. La versione e-book supera le 1100 pagine ed è veramente troppo lunga: le cose sono raccontate brevemente ed è tutto un susseguirsi di situazioni in cui Adela parte ragazzina (in un inizio davvero infantile) e la ritroviamo donna senza troppi preavvisi o distacchi temporali (in una pagina siamo in un periodo, tre pagine più avanti sono passati mesi o addirittura anni, solo col raccontare brevi passaggi indiretti). Mi ha coinvolto poco, solo il finale è appassionante e imprevisto: magari era meglio raccontare due storie parallele, di Adela e di Sam, per vivere entrambe le vicissitudini fino al ricongiungimento finale.

Imperdibile, per chi come me ha adorato i primi due romanzi della trilogia. Questa volta la protagonista è Adela, figlia del grande amore tra Clarrie e Wesley. Adela ormai ragazza, è in cerca di emozioni, di avventure che di certo non mancheranno nella sua vita. Ancora una volta ambientato tra l’India e l’Inghilterra, ma nella frizzante atmosfera degli anni ’30. Questi luoghi così lontani, diversi ma allo stesso tempo tanto legati, sono narrati così profondamente dall’autrice, che al lettore sembra di vivere le situazioni descritte personalmente. La trama forse non raggiunge i livelli dei precedenti, ma comunque decisamente appassionante.

Il terzo capitolo della scrittrice Janet MacLeod Trotter prosegue e conclude le vicende narrate nei primi due libri. Sempre ambientato in India, ma durante gli anni ’30, in questo libro la protagonista è Adela una giovane ragazza che sogna di diventare attrice. La storia è appassionante e scorrevole, il ritratto fatto dell’India fa sognare ad occhi aperti. la storia di Adela è però quella che mi ha appassionato meno, rispetto alla storia di Clarissa e Sophie le protagoniste dei primi due romanzi, forse perché la scrittrice sceglie di farle compiere molti passi azzardati, rendendo ai miei occhi il suo carattere un pò viziato. La forza di questa saga però sta proprio nel fatto di raccontare, approfondire e sviluppare tutti i diversi caratteri dei personaggi che hanno fatto parte del racconto fin dal primo libro. Ho apprezzato il concludersi di tutte le vicende iniziate,……e non senza colpi di scena!!! Non è necessario aver letto i primi due libri, ma li consiglio vivamente perché la storia nella sua interezza è stupenda.