Resta anche domani

uno dei miei libri preferiti. Per certi versi a gli occhi di molti sembra banale ma secondo me il bello di questo libro è la narrazione che viene vista solo dalla protagonista, cosa vede e cosa prova solo lei anzi che avere più punti di vista che tolgono fluidità alla storia

Mia ha diciassette anni, frequenta il liceo, ha una straordinaria migliore amica, Kim, un ragazzo del quale è molto innamorata, Adam e una passione profonda ed eccezionale per il violoncello e la musica classica; vive con la sua famiglia in Oregon: al contrario degli altri membri della sua famiglia - eccentrici, socievoli - Mia è una persona pacata e silenziosa, tanto che spesso si sente un pesce fuor d'acqua. Un giorno, mentre si trova in auto con i genitori e il fratello per andare a trovare degli amici, avviene un terribile incidente: un furgone si schianta contro la loro auto..da quel momento lo spirito di Mia esce dal suo corpo e comincia a seguire ciò che accade: Mia è in coma, ma può vedere, sentire e capire tutto ciò che sta succedendo. Adesso deve scegliere: restare o andare via? La storia è sicuramente tragica e triste, ma anche piena di momenti di dolcezza! Libro adatto a chi è in cerca di emozioni!

Una scrittura meravigliosa, una storia in cui ogni piccolo tassello è unico e prezioso a modo suo e va a comporre un puzzle di cui è impossibile non innamorarsi. Resta anche domani è la storia di Mia, una ragazza con un sogno nel cassetto: entrare alla Juilliard dove potrà esprimere il suo talento con il violoncello. Mia ha una famiglia bellissima, stramba e solare: un padre che la incoraggia a seguire i suoi sogni, una madre che è sempre pronta ad ascoltarla e a percepire ogni suo bisogno, un fratellino dolcissimo, un fidanzato che la ama. Tra Adam e Mia è nato tutto per caso, lei neanche poteva crederci che un ragazzo come lui potesse notare una ragazza semplice e che passa facilmente inosservata come lei. Troppo speciale lui, troppo ordinaria lei. E invece è successo, Adam l’ha notata, l’ha portata fuori una sera e da lì non si sono più lasciati. La sua vita, bella e soddisfacente, viene distrutta da un incidente automobilistico che le porta via tutta la sua famiglia. Mia si ritrova da sola, a guardare se stessa stesa in un letto d’ospedale, a combattere tra la vita e la morte. Vede la sua famiglia straziata dall’incidente, i medici portarla d’urgenza in ospedale e operarla. E resta lì, nel limbo tra il coraggio e il dolore, la vita e la morte. In un continuo alternarsi tra passato e presente, l’autrice presenta a trecentosessanta gradi la vita della protagonista. Ogni ricordo del suo passato, così come ogni fotogramma del suo presente, si incastra alla perfezione, come in un meccanismo ben oliato e congeniato. Nonostante i temi trattati siano amaramente impegnativi, Gayle Forman ha saputo alternare i momenti leggeri e dolci del passato a quelli angosciosi e infausti del presente, rendendo così la lettura piacevole e mai pesante. Mia ha perso tanto, forse tutto, eppure quando sono arrivata all’ultima pagina avevo un bel sorriso sulle labbra perché mi ha trasmesso così tanti messaggi positivi che era impossibile essere tristi. Mia ha amato la sua famiglia in ogni istante del tempo che è stato concesso loro, esattamente come i suoi genitori e il suo fratellino hanno amato lei. Senza riserva alcuna. L’amore per la musica, quello per il suo sogno, l’hanno riportata in vita, l’hanno tenuta con i piedi ben saldi sul pavimento, attaccata alla vita, così tanto da non permetterle di lasciarsi andare. Ditemi se c’è qualcosa di più bello! Sul più bello, purtroppo, tutto finisce e… corro a leggere il seguito.