La rete non ci salverà. Perché la rivoluzione digitale è sessista (e come resistere) - Lilia Giugni - copertina
La rete non ci salverà. Perché la rivoluzione digitale è sessista (e come resistere) - Lilia Giugni - copertina
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Letteratura: Italia
La rete non ci salverà. Perché la rivoluzione digitale è sessista (e come resistere)
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Descrizione

«La lotta per la giustizia di genere nel ventunesimo secolo non può che passare per due binari paralleli: la denuncia della violenza e dello sfruttamento attivati dalla tecnologia, e quella delle oscene disuguaglianze nella sua distribuzione sociale e geografica.»

«Un sostrato misogino permea l’industria tech nel suo complesso, collegato allo sviluppo di tecnologie discutibili soprattutto nel campo dell’intelligenza artificiale».


Molestie e minacce online, pornografia non consensuale, informazioni personali condivise senza permesso: in tutto il pianeta milioni di donne sono esposte alla violenza digitale. E le cose non vanno meglio dall'altra parte dello schermo. Ingegnere IT, influencer e altre lavoratrici del tech discriminate o sfruttate sul lavoro. Pregiudizi sessisti dell'intelligenza artificiale e forme discriminatorie di smart working. Catene di produzione high-tech intrise di abusi e misoginia, e abissali disparità di genere nell'accesso alle risorse tecnologiche. Cosa ci ha portato fin qui, e come se ne esce? Costruito su oltre cinque anni di ricerche e impegno femminista, La rete non ci salverà offre uno sguardo inedito, attualissimo e appassionato sulla rivoluzione digitale, e sul suo intreccio con ingiustizie economiche e di genere. Perché nella società capitalista e patriarcale tutto ha un prezzo, e niente accade soltanto per caso. Ma ripartendo dalle voci, dai bisogni e dall'attivismo delle donne si può puntare a riprendersi la tecnologia, e a rimetterla al servizio di tutte e di tutti.

Dettagli

30 agosto 2022
300 p., Brossura
9788830458932

Conosci l'autore

Foto di Lilia Giugni

Lilia Giugni

1986, Napoli

Lilia Giugni è docente universitaria, editorialista, attivista femminista intersezionale e co-fondatrice e direttrice del think tank GenPol – Gender & policy insights.Giugni insegna Innovazione sociale all’Università di Bristol ed è Research fellow presso l’Università di Cambridge, dove ha studiato e insegnato negli ultimi anni.Nel 2022 è stato pubblicato da Longanesi il suo saggio La rete non ci salverà. Perché la rivoluzione digitale è sessista (e come resistere) che analizza la forte componente misogina legata alla rete, alle piattaforme, agli algoritmi e alle nuove tecnologie.Fonte immagine: Edizioni Longanesi

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