Risplendo non brucio ha due protagonisti, padre e figlia, medici entrambi, impegnati a salvare le proprie vite in due vicende parallele che sono dei veri e propri gialli. Considerato che in entrambi i casi si va alla ricerca degli autori di omicidi non aggiungo altro sulla trama, se non che il padre, internato per motivi politici a Dachau, è portato in una roccaforte di Hitler per indagare su una morte misteriosa, mentre il caso della figlia è ambientato in una Trieste crepuscolare, con incombente minacciosa la famosa Risiera di San Sabba. Il fatto che si racconti di due indagini, contemporanee in luoghi diversi, lascerebbe supporre una certa difficoltà nel lettore di seguire il corso delle storie con l’indispensabile lucidità, ma è indubbio che la capacità di Ilaria Tuti di ben strutturare i suoi romanzi, messa ancora una volta alla prova, si mostra in tutto il suo valore. E così ci si appassiona all’una e all’altra trama, presi anche dal desiderio di arrivare alla fine nella consapevolezza che lo scoprire i colpevoli costituirà l’unica possibilità di salvezza per i due investigatori. Come al solito si apprezza l’abilità della narratrice nel ricreare le atmosfere, cupa, lugubre quella della Risiera, da caduta degli dei dei quella del castello di Kransberg, dove è alloggiato in un bunker Adolf Hitler. Fin dall’inizio si resta colpiti da un incipit di rara efficacia, quello della somministrazione del brodo a Dachau al dottor Johann Maria Adami per vedere se il suo organismo riesce a trattenerlo, premessa indispensabile per verificare la possibilità che rimanga in vita almeno per il lasso di tempo necessario a chiarire una morte misteriosa avvenuta proprio al castello di Kransberg. Non sono più di tre pagine, ma consentono già di ricreare un’atmosfera da vero e proprio incubo che sarà una costante compagnia per tutta la lettura, tuttavia funzionale alle trame di cui ho accennato.
Risplendo non brucio
«Solo ora, così vicina a compiere l'atto ultimo di una tragedia che avrebbe richiesto l'estremo sacrificio, Ada finalmente lo comprendeva. Era il testamento di un uomo che sapeva di dover morire e che le chiedeva di vivere pienamente.»
La neve è macchiata di sangue, attorno alla torre del castello di Kransberg. A pochi metri di distanza, il Führer è asserragliato in un bunker, preda di deliri e paure dopo l'attentato del luglio 1944. Ma Johann Maria Adami non ha tempo di pensare al poco spazio che lo separa dal dittatore, ultimo responsabile del suo internamento a Dachau. Il professor Adami ha un incarico: scoprire la verità che si cela dietro la morte sospetta di un soldato nazista. Suicidio? O un complotto alle spalle di Hitler? Veil Seidel, l'ufficiale delle SS che lo ha prelevato d'imperio dal campo di concentramento, è un suo ex allievo e costringe Johann a una sfida contro il tempo: deve ricorrere a tutto il suo acume per sciogliere l'enigma, non solo nella speranza di salvare se stesso, ma per tenere al sicuro chi più ama. La neve è macchiata di sangue, attorno alle mura della Risiera di Trieste. Non è la prima volta che succede, e Ada teme, anzi, sa che non sarà l'ultima. Ma individuare l'assassino è un'impresa impossibile quando la città stessa è invasa di assassini, che hanno riempito l'aria di cenere e di terrore. Nel seguire le tracce del colpevole, Ada è più che mai sola: non ha più suo padre, catturato dai nazisti perché dissidente e portato chissà dove. Non ha più un compagno, scomparso insieme ai partigiani in fuga. Ha soltanto se stessa, il suo cuore, le sue capacità mediche... e un segreto. Da proteggere a tutti i costi. Questa è una storia di resistenza e coraggio, di orrore e saggezza, di fragilità ed eternità. Questa è la storia di un padre e una figlia, divisi dalla Storia e costretti a lottare con tutta l'anima perché la luce possa tornare a splendere...
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Autore:
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Edizione:2
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Anno edizione:2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Renzo 03 giugno 2025Luceo non uro
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Eli 16 febbraio 2025Delusa
Sinceramente mi aspettavo di più, dopo aver letto "Fiore di roccia" e "Come vento cucito alla terra". I personaggi non mi hanno conquistata, come successo con i due romanzi storici precedenti, la storia non mi ha particolarmente coinvolta. A tratti mi è sembrato più un thriller che un romanzo storico.
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VIRGILIO 12 gennaio 2025
Un libro coinvolgente che ti tiene incollato fino all’ultima pagina.
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