Ho scoperto Hakan Nesser per caso diversi anni fa ed è subito diventato uno dei miei scrittori di gialli preferiti. Consiglio la lettura di tutti i suoi romanzi, specialmente la serie dell'ispettore Barbarotti e quella di Van Vetereen
La rondine, il gatto, la rosa, la morte. Un nuovo caso per l'ispettore Van Veeteren
Martina e Monica Kammerle, madre e figlia, condividono uno squallido appartamento e un enigmatico amante, loro unico legame con il mondo esterno. Martina, affetta da sindrome bipolare, ha creato il deserto intorno a sé con i suoi imprevedibili sbalzi d'umore; Monica, inseguita ovunque dalle dicerie sui comportamenti bizzarri della madre, fatica a stabilire legami con gli altri adolescenti. E così, quando le due scompaiono, i poliziotti della squadra omicidi si ritrovano a brancolare nel buio, senza il minimo appiglio. Nessun indizio, nessuna pista concreta. Nessuno, nemmeno tra i vicini e i famigliari, che sembri davvero sapere qualcosa delle due donne. Anche il loro amante non è altro che un'immagine sfocata impossibile da identificare. E così, ancora una volta, l'ex commissario Van Veeteren sarà costretto a lasciare la libreria antiquaria in cui lavora per venire in soccorso all'affascinante Ewa Moreno, alla neoarrivata Irene Sammelmerk e agli altri suoi colleghi, ingaggiando una sfida a distanza con l'assassino. A spingerlo è il rimorso per essersi lasciato sfuggire l'unico potenziale testimone del caso, ma anche la certezza che ogni criminale, perfino il più attento a non lasciare tracce, ha i propri punti deboli: un vezzo traditore, un'esitazione fatale, un minuscolo dettaglio riemerso dal passato.
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Autore:
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Edizione:3
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Anno edizione:2014
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Cindy 24 febbraio 2022imperdibile
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Ho letto tutti i libri di Hakan Nesser, che trovo il migliore dei giallisti nordici. Ho appena letto questo ultimo con grande piacere. Il commissario Van Vetereen è , secondo me il personaggio più riuscito dell' autore. Calmo, riflessivo, molto colto una sorta di moderno Maigret del nord, la storia come al solito ben scritta, psicologica e con il solito finale a sorpresa molto amaro ma logico. Alquanto sconvolgente nella prima parte, in cui l'autore indulge un po' troppo nella descrizione di violenza gratuita su una ragazzina, in seguito la narrazione decolla, con l'azione gestita coralmente da tutti gli investigatori. Questo offre la possibilità di conoscere le loro vite, il loro rapporto con il lavoro in Polizia, fornendo ritratti reali e di grande empatia. Il vecchio commissario in pensione, che ormai sonnecchia beato nella sua libreria antiquaria, richiamato opportunamente in servizio, con la sua intuizione riuscirà a trovare il bandolo di un'indagine altrimenti disperatamente perduta, regalando un avvincente inseguimento del criminale.
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