Un thriller ben scritto, con un ottimo ritmo, frequenti colpi di scena e rovesciamenti di fronte tra sospettati e accusatori, lampi di divertimento, salti temporali per raccontarci le storie di questi cloni centenari e, attraverso di esse, aprire profondi squarci di riflessione sui dilemmi etici e quelli religiosi legati alla clonazione, il fanatismo ideologico, i rischi connessi a un uso improprio di tale pratica... Tutte cose per le quali il confine tra scienza e fantascienza oggi è davvero labile. Clonare un essere umano equivale a innalzarsi a Dio? Ma, in questo caso, non facciamo la stessa cosa ogni volta che curiamo un tumore, facciamo un parto cesareo, pratichiamo un massaggio cardiaco per rianimare qualcuno o, molto più in piccolo, ci rifacciamo il naso e modifichiamo in grande o piccola parte ciò che siamo e la vita che Dio (o la natura) ci hanno assegnato? Tutti interrogativi che ci colpiscono con forza mentre accompagniamo l'equipaggio della Dormire nella loro caccia al colevole in cui, come in ogni thriller che si rispetti, tutti i fili partiti da apparentemente molto lontano, si legano nell'epifania finale. Sarebbe il soggetto perfetto per una sceneggiatura, col giusto mix di azione, sentimenti e approfondimento psicologico. In alcuni tratti mi sembrava quasi di vedere le scene come se già lo fosse. Bello, bello, bello!
